Crollo via Mariti, video al vaglio. Oggi il corteo per il parco pubblico

La procura di Firenze analizza i video del cantiere Esselunga dopo il crollo fatale. Manifestazione per la sicurezza sul lavoro e critiche sindacali.

Crollo via Mariti,  video al vaglio. Oggi il corteo per il parco pubblico

Crollo via Mariti, video al vaglio. Oggi il corteo per il parco pubblico

I movimenti di entrata e di uscita degli operai dal cantiere. Ma anche le operazioni di costruzione e di installazione degli elementi prefabbricati, tra cui anche la trave che il 16 febbraio scorso si è spezzata, uccidendo cinque operai. È ciò che cerca la procura di Firenze nei video delle telecamere di videosorveglianza cittadina puntate sul cantiere Esselunga di via Mariti. Va avanti senza sosta l’inchiesta sul crollo del pilone di acciaio e cemento armato, e i pm titolari del fascicolo, Francesco Sottosanti e Alessandra Falcone, hanno deciso di concentrarsi anche sui frame dei giorni e dei momenti precedenti la tragedia.

Oggi, intanto, è prevista la manifestazione ‘Sì al parco pubblico, no alle morti sul lavoro’. Il corteo partirà dall’Esselunga di via Novoli, passando davanti al cantiere (sotto sequestro) in via Mariti, per poi terminare in piazza Leopoldo. Sempre della strage di via Mariti, hanno parlato ieri anche i due segretari generali di Cgil e Uil, Maurizio Landini e Pier Paolo Bombardieri, in occasione dell’assemblea nazionale dei delegati alla sicurezza e delle Rsu di Cgil e Uil che si è svolta alla Leopolda di Firenze, dal titolo emblematico: “Adesso basta! Sicurezza e rappresentanza del lavoro”. Dal palco, Landini va dritto al punto di fronte ai 1.700 delegati riuniti: "C’eravamo presi un impegno: che non ci saremmo fermati e che saremmo andati avanti fino a quando sarebbe stato necessario – dice –, fino a quando non avremmo ottenuto dei risultati. E se siamo qui a discutere è perché da novembre le cose non sono migliorate". Nel corso dell’evento si è parlato tanto di sicurezza e morti sul lavoro. Si sono anche ricordate le cinque vittime morte poco più di un mese fa a Firenze. "Chiediamo che ci sia un intervento più deciso sulle norme che non permettano alle aziende che violano le norme sulla sicurezza di lavorare - dice invece Bombardieri -. Chiediamo che si ponga fine al subappalto, alle norme sul massimo ribasso". Critica poi la proposta sulla "patente a crediti, che identifica nella perdita di 20 crediti la perdita di una vita umana. È inaccettabile, la vita umana non vale 20 crediti, servono sanzioni" dice Bombardieri.

"Non si tratta solo – ha ricordato infine Landini – di una cosa importantissima come non morire sul lavoro, ma di far sì che le persone al lavoro si possano realizzare".