Le chiavi sono state consegnate, le iscrizioni alla scuola calcio sono partite, il lavoro da fare è tanto, ma anche l’entusiasmo: inizia da un allenamento degli juniores l’era dell’ASD Rignano Calcio. Di nuovo c’è il nome, cambiato dall’ex denominazione ASD Torre a Monte.
E c’è anche un nuovo stemma in cui, spiegano dall’associazione sportiva, "abbiamo voluto indicare il presente, con la stilizzazione della Torre, il passato con le Tre Corone e il Ponte inteso sia come il simbolo di Rignano, ma soprattutto come "unione", "inclusività" e futuro". Di nuovo c’è la sede: l’impianto sportivo di via Roma, nel cuore del capoluogo, dopo averne ottenuto la gestione fino al 30 giugno 2029 avendo vinto il bando comunale. "La nostra squadra di istruttori e tecnici è pronta per affrontare la stagione 2024/25 con l’entusiasmo che ci distingue" sottolinea la società.
"Ne sono state dette tante, ma finalmente abbiamo le chiavi degli impianti e abbiamo iniziato la nostra attività, in quella che è casa nostra: abbiamo assistito al primo allenamento dei nostri Juniores e ci vogliamo concentrare solamente sulla gioia di aver riaperto l’impianto e sulla tenacia con cui affronteremo le prossime settimane".
Nessuna voglia di rispondere alle polemiche senza fine, da quando si è saputo che l’ormai ex gestore, la Usd Rignanese, non ha vinto il bando. Polemiche riversate anche sui banchi del consiglio comunale con l’amministrazione attaccata dal gruppo di opposizione "Insieme per Rignano": l’accusa di non aver fatto chiarezza "su una questione spinosa sulla quale è stato detto e scritto di tutto e a conti fatti, purtroppo, spiegazioni ce ne hanno date poche trincerandosi dietro risposte del tipo "è così perché è così".
Ipotizzando anche una potenziale illegittimità del bando, insistono sul volere "chiarezza". Ma se l’amministrazione Certosi continua a difendere la bontà del bando e dell’affidamento e a ribadire che il precedente gestore "non ha saputo presentare una domanda ammissibile", la nuova compagine dell’ASD Rignano Calcio non vuole saperne di polemiche: si rimbocca le maniche, si allaccia gli scarpini e il calcio torna a essere quello giocato, non parlato.
Manuela Plastina