"Mi sono rimesso in gioco a 67 anni, da pensionato": il neo assessore ad ambiente e rifiuti del Comune di Campi, Andrea Cavaciocchi, si presenta così. Una nomina la sua che, insieme a quella di Carla Bonora, dà ufficialmente il via al nuovo corso amministrativo voluto dal sindaco Tagliaferri con il rimpasto di giunta.
Membro del direttivo Spi Cgil e volontario presso il circolo Arci di Campi, può vantare una lunga esperienza prima in Quadrifoglio e poi in Alia, dove ha ricoperto anche l’incarico di responsabile di area per i servizi di igiene urbana nella zona della Piana.
Cosa l’ha spinta ad accettare? "Mi hanno spinto il sindaco e l’assessore Pizzirusso (che ha avuto l’ambiente prima di lui per poi essere ‘dirottata’ allo sport, n.d.r.). Non nascondo che è stata una decisione sofferta, ma questa è una coalizione in cui ho creduto fin dal primo momento, con un programma che ho sempre condiviso e questi sono stati due stimoli in più. Certo, c’è molto da lavorare, soprattutto dopo quanto successo un anno fa e sono dell’idea che soltanto nel 2025 riusciremo a fare chiarezza su tutto e potremo finalmente vedere ciò che abbiamo programmato in questi mesi".
Anche se in carica da poco, quali sono i principali obiettivi che si è prefissato?
"Sicuramente il patto per l’ecosistema metropolitano, un progetto nato un anno fa e che coinvolge anche altri Comuni della Piana. Personalmente, poi, vengo da un percorso lavorativo che mi consente di non partire da zero essendo questo un settore che conosco. C’è un’altra questione poi che mi interessa in modo particolare ed è quella dell’abbandono dei rifiuti: è un impegno, quello del contrasto a questo fenomeno, che mi prendo come assessore, partendo dal presupposto, però, che anche i cittadini devono fare la loro parte, magari con un maggiore senso di educazione civica, perché, come sono solito dire, non ci sarà mai uno spazzino per ogni cestino del territorio...".
Come mai Campi è spesso al centro di abbandoni di rifiuti? "La vicinanza, se si guardano i confini territoriali, con altri quattro Comuni certo non ci aiuta. Basti pensare che una delle zone più critiche è l’area industriale, facilmente raggiungibile da più parti. Finora sono stati raggiunti dei risultati significativi, dobbiamo lavorare perché siano ancora più importanti".
Qunidni Sui rifiuti il quadro è chiaro.
E per quanto riguarda il verde?
"Anche questo è un settore importante, perché l’obiettivo è quello di arrivare a curarlo in modo migliore, in modo da ricreare un ambiente più vivibile in prospettiva della prossima stagione estiva. Certamente, visto soprattutto il maltempo delle ultime settimane, dovremo aspettare che la situazioni migliori per poter intervenire in modo concreto".