REDAZIONE FIRENZE

Caos Faentina, Triberti alza la voce: "Ora una manifestazione di protesta"

Il sindaco di Marradi tuona per i disservizi ferroviari: "Organizziamo un presidio su tutta la linea" .

Il sindaco di Marradi tuona per i disservizi ferroviari: "Organizziamo un presidio su tutta la linea" .

Il sindaco di Marradi tuona per i disservizi ferroviari: "Organizziamo un presidio su tutta la linea" .

Una grande manifestazione per la difesa e il rilancio della ferrovia Faentina. Non solo del Mugello ma coinvolgendo tutti i comuni attraversati dalla linea, da Firenze a Faenza. La proposta è di Tommaso Triberti, presidente dell’Unione dei Comuni del Mugello e sindaco di Marradi, uno dei paesi più colpiti dal malfunzionamento della Faentina.

Triberti lo dice chiaramente: "Sacrosante le proteste dei comitati dei pendolari e dei gruppi di genitori, perché la situazione sta degenerando. Avevamo chiesto di sospendere il pagamento degli abbonamenti, visti i disservizi, ed è una richiesta che rilanciamo con forza. Ma ora dobbiamo andare oltre le note di protesta, le richieste, gli incontri e i consigli comunali, bisogna rilanciare ancor più il grido, e dobbiamo farlo tutti insieme, con un’iniziativa che si faccia sentire, che abbia un significato forte. Per questo proponiamo una grande manifestazione lungo tutta la linea Faentina, per mostrare che questa non è solo una ferrovia, ma è la spina dorsale della vita dei nostri paesi e delle nostre attività sociali, scolastiche ed economiche, è il nostro ossigeno, è il nostro passato e deve essere anche futuro".

Secondo il sindaco le risposte finora avute non sono sufficienti: "Ne abbiamo parlato con gli altri sindaci del Mugello, c’è la necessità di cambiare passo, di avere risposte concrete e in tempi rapidi. Non servono i protagonismi, ci vuole una presa di posizione corale, di un territorio che dice a gran voce che questa infrastruttura è un’arteria vitale per tutti i nostri territori".

Triberti pensa a un coinvolgimento di tutti: le amministrazioni, i comitati dei pendolari, dei genitori, degli studenti stessi che utilizzano la linea; ma anche delle strutture turistiche, delle associazioni di categoria "Dobbiamo coinvolgere anche i territori dell’Emilia Romagna, perché senza loro l’iniziativa sarà incompiuta. Un’iniziativa che dovremo costruire ed organizzare insieme a tutti i comuni e a tutti gli altri soggetti interessati, affinché sia corale".

Triberti pare pensare alla manifestazione più imponente mai attuata prima per la Faentina: "Se sarà la più grande lo diremo il giorno dopo e non è questo l’obiettivo– dice –. Non la faremo per essere bravi, ma per farci sentire. E non sarà una manifestazione contro nessuno. Ma per un servizio che deve essere garantito in modo efficiente. Non si chiede solo un binario o un treno. Mai come oggi è a rischio non tanto l’infrastruttura, sulla quale peraltro si sta investendo molto e per la quale sono stati presi impegni, quanto il servizio quotidiano ai cittadini viaggiatori, che ormai non vedono più la Faentina come un’opportunità di viaggio, ma un problema, gravato da una continua incertezza. I lavoratori pendolari ormai stanno cessando di usare il treno e vanno in auto, e questo non è giusto." Quindi Triberti rivolge un appello "Organizziamo insieme questo evento, per dire quanto questa linea sia vitale per questo territorio: non c’è alternativa, o è treno o è chiusura, o è treno o è spopolamento".

Paolo Guidotti