Astori, "morte cardiaca": il cuore avrebbe rallentato fino a fermarsi

Udine, 6 marzo 2018 - "Morte cardiaca senza evidenze macroscopiche su base bradiaritmica". In pratica, il cuore, che durante la notte rallenta il battito per tutti gli esseri umani, avrebbe rallentato fino a fermarsi".

E' questo il primo responso dell'autopsia effettuata sul corpo di Davide Astori, iniziata nella tarda mattinata e conclusasi dopo tre ore. Il Procuratore della Repubblica di Udine Antonio De Nicolo ha poi concesso il nulla osta per la restituzione della salma ai familiari di Astori. Il corpo del calciatore è stato restituito ai familiari alle 15.30. 

I periti, Carlo Moreschi e Gaetano Thiene nominati dalla Procura hanno ancora due mesi per formulare in maniera ancora piu' esaustiva le cause che hanno provocato la morte del difensore della Fiorentina soprattutto dopo il responso di alcuni esami istologici.

All'autopsia ha assistito anche il medico legale Giacomo Flamini di Udine nominato dal fratello del giocatore.  "In questo momento i familiari di Davide Astori hanno la mente e il cuore colmi di dolore. Ogni pensiero è rivolto al loro dolore", ha detto  l'avvocato Alessandro Zonca, legale che segue la famiglia del capitano della Fiorentina, spiegando che la nomina del consulente fatta oggi da uno dei fratelli per seguire l'autopsia è dettata solo dalla volontà di "avere un interlocutore diretto all'interno di questo procedimento".

Mercoledì 7 marzo ci sarà la camera ardente nel Centro tecnico federale di Coverciano e giovedì 8 marzo alle 10, nella basilica di Santa Croce, si terranno i funerali nel giorno del lutto cittadino. Ai funerali  sarà presente anche una delegazione dell'Udinese capeggiata dall'Amministratore Delegato Franco Collavino.

A celebrare i funerali sarà il cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze. La presenza dell'arcivescovo, secondo quanto si apprende, è stata richiesta dai vertici della società della Fiorentina e dal Comune. 

 

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