OLGA MUGNAINI
Cronaca

Arsinoe, la città perduta. Ritorno al passato. Ma in 3D

La tecnologia ’resuscita’ lo scavo archeologico di un sito dell’Egitto. Apre oggi la suggestiva mostra allestita al museo di Antropologia ed Etnologia.

Uno scavo archeologico degli anni Sessanta, rivive grazie alla moderna tecnologia. Anzi, consente di entrare, anche se solo virtualmente, nella città perduta dell’antico Egitto, Arsione. Un viaggio nel tempo reso possibile dalla mostra al museo di Antropologia ed Etnologia, che si inaugura oggi, a Palazzo Nonfinito (ore 17, via del Proconsolo, 12 – piano terra, aula 1), dal titolo appunto "Arsinoe 3D. Riscoperta di una città perduta dell’Egitto greco-romano". L’esposizione presenta reperti originali e ricostruzioni digitali della missione archeologica condotta nell’inverno fra il 1964 e il 1965 dall’Istituto Papirologico Girolamo Vitelli dell’Università di Firenze sul sito dell’antica Arsinoe, per molti secoli capoluogo di una delle regioni più prospere dell’antico Egitto, il famoso Fayyum. Videoproiezioni, schermi touch interattivi e modelli 3D permetteranno al visitatore di ‘camminare’ attraverso il sito e di toccare con mano riproduzioni e stampe 3D, in scala 1:1, di una selezione dei reperti esposti. Tecniche di ricostruzione digitale applicate a materiale di archivio (foto, mappe, rilievi) consentono così di esplorare virtualmente l’area di scavo, che successivamente fu ricoperta dall’espansione urbanistica della moderna città Medinet el-Fayyum. Sono, inoltre, esposti diversi reperti ritrovati durante la missione, utili a far luce, insieme ad alcuni papiri dell’importante collezione dell’Istituto Papirologico, su molti aspetti della vita quotidiana degli abitanti dell’Egitto greco-romano.

La mostra è a cura di Francesca Maltomini, direttrice dell’Istituto Papirologico Girolamo Vitelli e docente di Papirologia, e del professor Sandro Parrinello. Fino al 15 maggio.