REDAZIONE FIRENZE

Ambulanza senza medico a bordo. Raccolte 1.500 firme per opporsi

La petizione lanciata da ’Immagina Greve’: "Chiediamo la revisione della riorganizzazione subito"

La raccolta fime per opporsi al piano di riorganizzazione regionale del 188 ha già raccolto 1500 firme solo a Greve

La raccolta fime per opporsi al piano di riorganizzazione regionale del 188 ha già raccolto 1500 firme solo a Greve

Una petizione che in poco più di un mese ha raccolto "1500 firme nella sola Greve visto che negli altri Comuni non sono ancora partiti, evidentemente gli va bene così", spiega Filippo Pierini capogruppo di Immagina Greve che ha promosso l’iniziativa insieme al centrodestra. "Chiediamo la revisione del piano regionale di riorganizzazione del servizio di emergenza. A causa delle nefaste scelte regionali è attualmente in previsione la sostituzione dell’ambulanza medicalizzata oggi operante dalla sede dell’AVG di Greve con un’ambulanza composta di soli volontari e affiancata da un’automedica che dovrà servire i tre Comuni di Greve, San Casciano e Tavarnelle-Barberino". Oltre alla raccolta firme la questione 118 ha smosso le parti politiche. Primo tra tutti Roberto Abate che insieme a Vito Andrea Cuscito, entrambi del centrodestra di Greve in Chianti, ad aver sollevato la questione e voluto anche un consiglio comunale aperto per affrontare il problema. " Un sistema così pensato pensiammo possa risultare non efficace in un’area vasta come Greve in Chianti, che accoglie annualmente circa 250mila turisti. La principale preoccupazione è che una ridotta copertura medica possa compromettere sia la sicurezza sanitaria dei cittadini", spiega Abate. Il problema della riorganizzazione del 118, per altro già avviata, ha inoltre visto le interrogazioni in consiglio regionale di Pd, FdI, M5S e Italia Viva. Insomma, la riorganizzazione e l’eliminazione del medico sulle ambulanze del 118, non piace in maniera trasversale. A questo si aggiunge l’incontro del 25 novembre che si è svolto presso la sala Margherita Hack di Greve in Chianti, dove sono state espresse le riserve anche dei volontari di Greve secondo cui "in un’area vasta di 400 km quadrati, con i 169 di Greve in Chianti, 123 di Barberino e 108 di San Casciano, la presenza di un solo medico sembrerebbe insufficiente", racconta Abate presente all’incontro. Alle preoccupazioni si somma il fatto della mancanza di copertura telefonica e radio lungo il territorio. E poi c’è il fatto che il numero 117/118 con una centrale unica per le emergenze non sembra essere una risposta soddisfacente per le emergenze sanitarie: chi chiama deve spiegare a tre centralini diversi con perdita di minuti preziosi in caso di urgenza. Voce fuori dal coro, spiega Abate, quella del presidente Anpas secondo cui la presenza a bordo del medico su ambulanza è anacronistica.

Andrea Settefonti