Aggredito in centro. Denunciato un giovane: "Viviamo nella paura"

Dopo il pestaggio del 70enne, i residenti sono spaventati. Il figlio della vittima: "È stato assalito senza nessun motivo".

di Rossella Conte

"Mio padre è spaventato, è una persona anziana. È stato aggredito senza nessun motivo", sono le parole del figlio del 70enne pestato a sangue in Santa Croce in pieno giorno. "Ha tre costole rotte", aggiunge ancora scosso.

Poco dopo le frasi del ragazzo appena sussurrate al citofono, tre stranieri si sono azzuffati dandosele di santa ragione proprio in via de’ Bentaccordi, la strada dove due giorni prima il 70enne è stato brutalmente aggredito. Ieri, intanto, i carabinieri di Firenze hanno individuato il presunto autore della aggressione, un 29enne italiano, che è stato denuciato per il reato di lesioni personali.

"Questa via è il retrobottega di Santa Croce, qui di notte si spaccia, di giorno è il far west" racconta Emanuele Corti Grazzi, nato all’ombra della Basilica celebre in tutto il mondo.

"Ho visto le immagini, sono raccapriccianti. Non conosciamo i motivi che abbiano portato a un simile gesto ma qualunque sia stato è impensabile prendersela con un uomo di 70 anni - si sfoga -. Lo stava quasi ammazzando. Lo conosco bene, sia lui che sua moglie. Persone per bene. Che vivono da anni in Santa Croce. Residenti che, nonostante tutti i problemi del quartiere, non lo mollano".

Grazzi è amareggiato: "Guardo il video e non riesco a crederci. Mi chiedo: dove è l’amministrazione comunale? E dove è il centro destra? Siamo stanchi degli annunci spot, la sicurezza è un nostro diritto. E a quanto pare non c’è".

Le finestre di chi vive lì tornano a spalancarsi su problemi vecchi e mai risolti. Grazzi descrive nei dettagli le notti di Santa Croce "fatte di urla e minacce, di fiumi di alcol e tanto altro". "Qualcuno deve intervenire prima che sia troppo tardi", aggiunge. Ora il rione è sotto choc e a uno schiocco di dita di una delle piazze più invidiate al mondo non si parla di altro.

"Questo quartiere un tempo era pieno di residenti. Delle persone anziane si aveva rispetto e c’era una sorta di presidio sociale", aggiunge Maura Casini. Lei anche vive in zona. "Ho sentito le urla e l’ho visto a terra. È stato terribile, subito dopo sono arrivati i soccorsi", conclude.