OLGA MUGNAINI
Cronaca

Adotta un affresco e riusciremo a salvarlo

Il ciclo pittorico sulla vita di San Benedetto ad Abbazia di San Michele Arcangelo necessita di restauro urgente. L'iniziativa "Adotta un affresco" coinvolge pubblico e privato per salvare queste opere d'arte uniche.

E’ uno dei cicli pittorici più completi al mondo sulla vita di San Benedetto, realizzato alla fine del quindicesimo secolo da Filippo di Antonio Filippelli, uno dei più bravi allievi di Domenico Ghirlandaio.

Ma da tempo gli oltre trenta monumentali quadri sulle pareti esterne del chiostro superiore dell’Abbazia di San Michele Arcangelo a Badia a Passignano, versano in pessime condizioni e necessitano di un ingente intervento di restauro.

Da qui l’iniziativa “Adotta un affresco”, lanciata dalla comunità monastica vallombrosana, il Comitato United by Art e iIl Comune di Barberino Tavarnelle, per raccogliere risorse e coinvolgere soggetti pubblici e privati, in odo da salvare le pitture che ricostruiscono il percorso di fede del santo.

"I quadri rappresentano nel dettaglio vari momenti del percorso biografico di San Benedetto – spiega la presidente del Comitato United by Art, Elisabetta Bertol – e costituiscono uno dei pochi cicli completi della vita del Santo al mondo, unico in Italia. Abbiamo studiato la possibilità per i donatori di contribuire attraverso lo strumento dell’adozione di uno o più riquadri o porzioni di riquadri. I soggetti partecipanti che provvederanno all’adozione, che poi sarà attestata e arricchita da un’apposita targa, potranno usufruire del beneficio fiscale dell’Art Bonus regionale".

E l’appello è già stato recepito, visto che sono già sette i quadri adottati da altrettanti soggetti privati che contribuiranno finanziariamente al consolidamento e al restauro degli affreschi del complesso monumentale.

Nato probabilmente nel borgo sottostante la Badia a Passignano nel 1460 e morto nel 1506, Filippo di Antonio Filippellivenne mandato dagli stessi monaci vallombrosani a bottega da Domenico Ghirlandaio, che nella sala del refettorio dello stesso complesso religioso ha affrescato l’Ultima Cena.

Dal suo maestro ha preso lo stile e la tecnica, lavorando prevalentemente nel territorio chiantigiano. A lui sono attribuiti anche gli affreschi della chiesa di San Biagio a Tavarnelle Val di Pesa l’affresco dell’Ascensione, nella chiesa di Santa Maria a Marcialla.

"Quello che ci auguriamo è il massimo coinvolgimento della nostra comunità – aggiunge Elisabetta Bertol – lo spirito di collaborazione e solidarietà che è già partito è fondamentale per raggiungere i risultati auspicati".