Un fine settimana senza pallone. Cancelli chiusi e spalti vuoti al Neri: "Giusto fermare tutta l’attività"

Domenica surreale allo stadio. Vaglini: "I ragazzi hanno voluto vegliare la salma" .

CASTELFIORENTINO

Nessun pallone che rotola, nessun incitamento, nessun fischio ad interrompere il gioco. Nell’ultimo week-end i cancelli dello stadio Neri di Castelfiorentino sono rimasti chiusi. Impensabile riuscire a divertirsi in un momento così doloroso per tutti, ad appena una settimana dalla scomparsa di Mattia Giani dopo il malore accusato in campo nella gara contro il Lanciotto. "È stata una domenica surreale, ma è stata la cosa giusta nel rispetto del dolore della famiglia, degli amici e di tutti noi che lo conoscevamo – esordisce il direttore generale del Castelfiorentino United, Andrea Vaglini –. Oltre al nostro girone di Eccellenza bloccato d’ufficio, abbiamo chiesto ed ottenuto di non scendere in campo con nessuna delle nostre altre squadre".

"Invece di giocare domenica tanti dei nostri ragazzi e dirigenti sono stati a vegliare Mattia alla camera ardente – prosegue Vaglini –. Non avremmo mai voluto vivere questa tragedia, che rischia di segnarci profondamente, almeno lo ha fatto con me, che al di là del calcio conoscevo la famiglia da trenta anni e d’estate eravamo vicini di ombrellone". Partite, quelle non disputate, che le varie categorie recupereranno nei prossimi giorni già a partire da domani. In questo momento, però, l’aspetto agonistico finisce in secondo piano. "In questi giorni ho staccato proprio la spina dall’aspetto sportivo, ma per quanto riguarda la Prima Squadra credo che tutti i ragazzi vogliano tornare in campo per onorare Mattia. Per il resto – conclude – spero che il tempo ci aiuti, anche se il calcio purtroppo non ne concede mai troppo. Dovremmo già programmare la prossima stagione, ma in questo momento mi sento completamente svuotato".

Si.Ci.