Empoli, 16 maggio 2024 – L’intelligenza artificiale (Ia) non è solo il mondo, per alcuni affascinante, di Chat Gpt e suoi simili: è anche un modo concreto di dare una mano, di alto livello tecnologico, certo, all’operatività delle imprese. Ne sa qualcosa Zona, un operatore del settore dell’ingrosso di alimentari e altro, con clienti anche nel comparto Horeca (acronimo di hotel, restaurant e catering). La società occupa 300 persone, è in attività da 50 anni, ha un fatturato di 147,5 milioni di euro realizzati con una disponibilità di 10.000 prodotti (circa la metà freschi) e vanta migliaia di clienti con un’operatività che va dalla Toscana alla Sardegna fino alla Liguria. L’azienda, che ha sede a Pistoia e dispone di un centro di vendita anche a Empoli, ha trovato in Adiacent (guidata da Paola Castellacci), una delle imprese di riferimento di Var Group che fa parte del Gruppo Sesa, il gigante dell’informatica empolese, un valido aiuto.
L’impresa che fa parte di Var Group ha 250 dipendenti, distribuiti in nove sedi in Italia e tre all’estero (Hong Kong, Madrid e Shanghai). L’obiettivo aziendale è quello di far crescere business e valore delle società attraverso l’uso di soluzioni digitali che ne incrementino i risultati. In questo quadro Adiacent è stata l’interlocutore giusto per risolvere un problema molto sentito. Vale a dire la scadenza dei prodotti, questione particolarmente delicata per chi è molto attivo nel settore alimentari. "Avevamo la necessità - dice Sara Spampani, responsabile marketing di Zona - di ottimizzare i controlli sulle scadenze dei prodotti". "E fino a qualche mese fa – aggiunge Simone Grossi, responsabile settore alimentari - li facevamo a mano. Per cambiare radicalmente il modo di operare gli esperti di Adiacent hanno usato un algoritmo che si avvale di una grande mole di dati. La cosa importante è che ci avverte quando le scadenze sono vicine". L’intelligenza artificiale usata, perché di questo si tratta, scannerizza tutti i prodotti con data di scadenza una volta alla settimana per gli articoli fuori dai frigoriferi e per quelli surgelati, mentre i controlli diventano due per i prodotti che si trovano nei frigo, quelli più a rischio, diciamo così. L’Ia dice anche cosa fare, cioè quali sono le azioni migliori per non arrivare a dover buttar via prodotti.
Per le esigenze di Zona l’uso di Chat Gpt, o di qualche suo emulo, non avrebbe avuto senso in quanto inadeguato: quindi è stato necessario realizzare qualcosa di nuovo. La soluzione di intelligenza artificiale proposta da Adiacent è operativa da gennaio. Come chiarisce uno degli esperti di Adiacent, Alessio Zignaigo, "ci abbiamo lavorato da febbraio 2023 fino, appunto, a gennaio di quest’anno. C’è stato un fitto dialogo con il cliente, per capire fino in fondo quali fossero le esigenze dell’azienda e un’approfondita analisi dei bisogni operativi".
Poi c’è stato l’addestramento della nuova intelligenza artificiale, che ha dovuto fare propria una serie lunghissima di dati. Questo aspetto lo fa notare Fabiano Pratesi che ha lavorato alla ‘commessa’ di Zona. "Abbiamo fornito al programma i dati più eterogenei e le logiche che li tengano insieme". Con l’Ia a marchio Adiacent si è quindi passati, per la gestione delle scadenze di Zona, da un approccio soggettivo a uno oggettivo.