Centro diurno al gelo. La rabbia di un genitore: "Mio figlio infreddolito"

Un guasto tecnico alla caldaia ha impedito il funzionamento dei riscaldamenti . Disagi per due giorni di fila. Il problema è stato risolto ieri pomeriggio .

Centro diurno al gelo. La rabbia di un genitore: "Mio figlio infreddolito"

Centro diurno al gelo. La rabbia di un genitore: "Mio figlio infreddolito"

EMPOLI

"Mio figlio è tornato a casa infreddolito. Aveva i piedi gelati. È già il secondo giorno che accade. La situazione è insostenibile". È arrabbiato Patrizio Cannata, padre di Andrea, che frequenta il centro diurno di Cerbaiola dopo aver scoperto che da venerdì i termosifoni della struttura risultano spenti. A quanto appreso si è verificato un guasto tecnico che impediva al gasolio di filtrare e quindi di azionare la caldaia. Il problema si è manifestato a ridosso del fine settimana, ma lunedì e ieri mattina i locali erano ancora freddi perché i termosifoni continuavano a non andare. Ieri pomeriggio, però, l’inconveniente è stato riparato e questa mattina l’impianto di riscaldamento tornerà a funzionare regolarmente.

"Me lo auguro – riprende il genitore – Quello che più mi amareggia e che le famiglie dei ragazzi che frequentano il centro non sono state avvertite. Mio figlio cammina e quindi, muovendosi, è riuscito a riscaldarsi un po’, ma ci sono ragazzi in carrozzina che sicuramente avranno patito molto più freddo. Se ci avessero avvisato avremmo scelto di tenerli a casa fino a quando il guasto non fosse stato riparato". Cannata però ha un altro sospetto. "La spiegazione del guasto tecnico non mi convince del tutto – aggiunge – Ho saputo dagli operatori che da qualche giorno il gasolio scarseggiava. Ad ogni modo l’impianto è vecchio, tutta la struttura lo è e nessuno se ne prende veramente cura. I nostri figli meritano più attenzione. C’era un progetto per realizzare un nuovo centro. Che fine ha fatto?".

Il centro di Cerbaiola è ospitato all’interno di una storica struttura sulle colline di Empoli di proprietà comunale e gestita dalla Società della Salute Empolese Valdarno Valdelsa. Al momento è frequentato da ventiquattro ospiti. In più occasioni i genitori dei ragazzi hanno alzato la voce per portare all’attenzione degli organi competenti i problemi presenti all’interno. Tra questi c’è la palestra che da tempo non era più utilizzabile a causa di infiltrazioni, mancanza di controsoffitto, pavimentazione non idonea all’uso di attività motoria. Con un progetto da 115mila euro adesso è in fase di sistemazione e presto potrà essere di nuovo messa a disposizione degli ospiti.

Irene Puccioni