Pistoia, 12 settembre 2019 - Ancora una volta Pistoia protagonista negli Stati Uniti grazie al genio di Gianfranco Chiavacci. L’intenso periodo di studio e promozione, frutto della collaborazione fra l’Archivio Gianfranco Chiavacci e la Die Mauer arte contemporanea di Prato, che ha portato alla collaborazione con la Sous Les Etoiles Gallery consolidatasi con l’importante retrospettiva svoltasi a New York nel 2018, sta portando l’attenzione sulla ricerca artistica sempre più a livello internazionale.
Dopo numerose mostre e fiere d’arte nel Vecchio Continente, tra Pistoia Spoleto Lugano Parigi e Monaco, per la terza edizione di seguito un’importante selezione di opere di Chiavacci sarà presente da giovedì 19 a domenica 22 settembre a Expo Chicago, la più prestigiosa fiera d’arte del Midwest, nello spazio appunto della Sous Les Etoiles Gallery, che rappresenta la ricerca artistica di Chiavacci negli States.
È questo un periodo di notevole visibilità per l’artista italiano, che nel prossimo autunno sarà nuovamente protagonista in Europa, a Parigi. Gianfranco Chiavacci, nato a Pistoia il 1° dicembre 1936, è scomparso il 1° settembre 2011 sempre nella città di Giano, ove ha vissuto e lavorato, sviluppando il suo estro. Diplomato al “Pacini”, bancario, iniziò giovanissimo la sua ricerca in arte da autodidatta. I suoi primi lavori, tolto un primo corpus di opere andato distrutto, risalgono alla fine degli anni Cinquanta e sono vicini a un’astrazione di tipo fantastico, legata in primis alle letture di quegli anni.
Via via la sua astrazione si fa più razionalizzata e logica sino a quando, nei primi anni Sessanta, per motivi di lavoro, incomincia a utilizzare i calcolatori. Questo periodo segna l’avvio della sua visionaria sperimentazione sul codice binario. Da evidenziare come l’unione tra cifra binaria e spazio pittorico avvenga attraverso il concetto di rete: la creazione del suo reticolo binario risale al 1963. Stesso approccio di ricerca anche per la fotografia, di cui divenne autentico maestro. Valente fotografo è anche il figlio Carlo, che custodisce, con passione ed entusiasmo, il prezioso Archivio.
Gianluca Barni