Arezzo, 23 settembre 2024 – Ci sarà anche una nutrita delegazione aretina alla manifestazione di Firenze, in occasione dello sciopero nazionale che riguarda tutti i lavoratori della sanità privata Aris Aiop e RSA, del prossimo lunedì 23 settembre.
“Chi garantisce la salute dei cittadini merita rispetto”. Con questo slogan i lavoratori e le lavoratrici scenderanno in piazza per chiedere l’apertura dei tavoli per il rinnovo del contratto nazionale per la sanità privata Aris Aiop, fermo al triennio 16/18 e quello per il nuovo contratto unico delle Rsa, scaduto ormai da 12 anni. Ad Arezzo una delle più grandi strutture i cui lavoratori sono interessati al rinnovo del contratto è quella di Agazzi che conta circa 300 addetti. Circa 30 lavoratori dell’Istituto di Agazzi prenderanno parte al presidio di Cigl Cisl e Uil Funzione Pubblica che in Toscana si terrà a Firenze, sotto la sede della Regione.
“I lavoratori e le lavoratrici, assieme alle sigle sindacali, saranno a Firenze per denunciare una situazione ormai intollerabile e che crea professionisti di “serie A” e di “serie B” che pure svolgono le medesime prestazioni - sottolinea Maurizio Milanesi, Segretario FP Cisl. Un settore, quello della sanità privata, che ricopre nel territorio un ruolo importantissimo a sostegno delle esigenze dei cittadini aretini. La situazione attuale non rispetta la dignità dei lavoratori addetti che lottano da tempo per il loro giusto e sacrosanto rinnovo contrattuale, scaduto da ben 12 anni”.
I presidii in tutta Italia saranno l’occasione per chiedere che venga revocato l’accreditamento alle strutture che non rinnovano i contratti o che applicano contratti non rispettosi della dignità del lavoro. Sono oltre 200mila i lavoratori e le lavoratrici che sono sottopagati e continuando a prendersi cura di chi ha bisogno, nonostante le strutture dove lavorano siano destinatarie di appositi finanziamenti pubblici da parte delle singole regioni. La Cisl aretina ribadisce il proprio impegno e proprio per questo ha chiesto ad alcuni rappresentanti della categoria di essere presenti al presidio fiorentino e cercare così di sbloccare la situazione contrattuale.