Monossido di carbonio, cos'è e come evitare intossicazioni dal gas 'silenzioso' / SCHEDA

Ecco una scheda che elenca i sintomi di un'intossicazione da monossido. Leggi anche i consigli per proteggersi dal gas killer

Monossido di carbonio (foto di repertorio)

Monossido di carbonio (foto di repertorio)

Firenze, 2 gennaio 2018 - Monossido di carbonio, un gas incolore, inodore e insapore, altamente tossico per l’organismo che può uccidere. Ultimo tragico episodio di intossicazione letale da monossido riguarda un ragazzo empolese che ha perso la vita in Lucchesia per le esalazioni del gas killer.

Il monossido di carbonio può essere sprigionato in sistemi di riscaldamento presenti all’interno delle abitazioni (caldaie, stufe, caminetti). Sconsigliato  in modo categorico l’utilizzo di bracieri come fonte di riscaldamento degli ambienti interni. I bracieri, infatti, sono responsabili nel 55% dei casi delle intossicazioni da monossido di carbonio avvenute negli ultimi anni sul territorio, seguiti dalle stufe a gas a tiraggio naturale e dalle caldaie a camera di combustione aperta e tiraggio naturale (36%) e, infine, dalle caldaie a camera di combustione stagna (9%).

L’interruzione durante la stagione primaverile ed estiva nell’uso di apparecchi e impianti di riscaldamento (caldaie, stufe, caminetti, cucine a legna, ecc…), associato all’assenza di controlli di manutenzione ordinaria e straordinaria, aumenta il pericolo di intossicazioni, causando gravi rischi che possono minare l’incolumità del nucleo familiare e, talvolta, anche degli eventuali condomini. Nel caso in cui non si disponga di mezzi di riscaldamento adeguati è auspicabile l’utilizzo di piccoli riscaldatori elettrici dotati di termostato e marcatura “CE” o di stufe mobili da adoperare, in ogni caso, sempre in ambienti ben aerati, come previsto dalla normativa vigente e in conformità al libretto delle istruzioni del rivenditore/fabbricante.

Ecco allora una scheda per capire esattamente come si produce il monossido, quali sono i sintomi dell'avvelenamento e alcuni consigli utili per proteggersi.

COS'E' - Il monossido di carbonio è un gas tossico, incolore, inodore, insapore e non irritante che, senza ventilazione adeguata, può raggiungere concentrazioni elevate. E’ un prodotto di combustione emesso dai motori a benzina, fornelli, stufe, generatori, lampade a gas, oppure che brucino carbone o legno. Come riportato dal ministero della Salute, il monossido si produce per combustione incompleta di qualsiasi materiale organico, quando nell'ambiente c'è poco ossigeno. Può essere inalato in modo impercettibile fino a raggiungere nell’organismo concentrazioni letali. Nelle abitazioni, in condizioni normali, i livelli sono compresi tra 1,5 e 4,5 mg/m3 . In presenza di processi di combustione, le concentrazioni interne possono superare quelle esterne e raggiungere livelli sino a 60 mg/m3 .

I SINTOMI - Come riporta il portale epicentro.iss.it, l'esposizione a monossido di carbonio può provocare perdita di coscienza e morte. I sintomi più comuni dell'avvelenamento sono mal di testa, vertigini, debolezza, nausea, vomito, dolori al petto e stato confusionale. Persone addormentate o in stato di ubriachezza possono morire prima di avere i sintomi.

COME PROTEGGERSI - Per prevenire gli effetti dannosi causati da questo pericoloso agente tossico, è necessario: - sottoporre gli impianti di riscaldamento a una regolare manutenzione da parte di personale specializzato - tenere spenti negli spazi chiusi i motori degli autoveicoli - non usare mai un forno o un fornello a gas per riscaldare la casa - non utilizzare negli spazi chiusi i sistemi di cottura progettati per l'utilizzo all'aria aperta - non considerare una valida alternativa alla manutenzione degli impianti le apparecchiature rivelatrici della presenza di monossido