REDAZIONE CRONACA

Marcia della pace Perugia Assisi anche per Mimmo Lucano

Il promotore Lotti: “Mimmo Lucano come don Milani ha detto I Care. Serve una mobilitazione straordinaria”

Mimmo Lucano

Firenze, 2 ottobre 2021 - “Caro Mimmo, la prossima PerugiAssisi è anche per te! Mimmo Lucano, come don Lorenzo Milani, ha detto ‘I Care!’. Per Mimmo Lucano serve una mobilitazione straordinaria”. È quanto afferma Flavio Lotti, storico promotore della marcia della pace  Perugia-Assisi che si svolgerà domenica 10 ottobre

Dopo la sentenza all’ex sindaco di Riace Mimmo Lucano, che ha scatenato polemiche, tra le altre cose, per essere superiore oltre il doppio della condanna richiesta dai pubblici ministeri, l’organizzatore della Marcia della Pace, attraverso una nota, ricorda come l’appuntamento di quest’anno sarà anche per Mimmo Lucano. L’uomo al centro della cronaca di questi giorni è stato destinatario di una sentenza pesante da parte del tribunale di Locri che ha sentenziato 13 anni e 2 mesi di carcere, nonostante i pubblici ministeri Michele Permunian e Marzia Currao avevano chiesto 7 anni e 11 mesi. L’ex sindaco, noto in tutto il mondo per la sua politica di accoglienza, dopo la sentenza ha commentato: «Io sono morto dentro oggi. Neppure a condannati per mafia è stato riservato un trattamento simile». “I care. Cura è il nuovo nome della pace” aveva affermato da Barbiana Flavio Lotti, coordinatore della Marcia della Pace PerugiAssisi: " Insieme all’I care viene la cura. Che cos’è la cura? La capacità di prestare attenzione, di ascoltare, di comprendere, di lasciarsi toccare dal volto dell’altro, di procurargli quello che gli serve quando ne ha bisogno. La cura è l’energia vitale che ci serve per fronteggiare il dolore e le sfide che ci circondano. Senza la cura non ce la faremo e precipiteremo in una guerra selvaggia di tutti contro tutti. Ecco perché diciamo che “Cura è il nuovo nome della pace”. "I primi passi li faremo mettendoci in cammino da  Perugia ad Assisi per costruire una società della cura – ha sottolineato Lotti --  ‘I Care!’, ha detto Mimmo Lucano prendendosi cura delle donne, dei bambini e degli uomini giunti a Riace da tante parti del mondo. Non li ha mai visti come dei migranti o peggio ancora dei 'clandestini' ma come esseri umani in stato di bisogno. Li ha accolti, li ha coinvolti, gli ha restituito la dignità che tante guerre e miserie gli avevano tolto. Ha attivato ogni forma di solidarietà. Ha ripensato il suo comune e la sua comunità. Con grandi sacrifici, si è fatto in cento per cercare di risolvere i problemi anche quando sembravano irrisolvibili, quando le leggi erigevano muri e scavavano fossati”.

Maurizio Costanzo