E' morto Francesco Mandarini. Fu il presidente operaio della Regione Umbria

Giovanissimo lavorò alla Perugina. Poi segretario provinciale del Pci, fino al vertice di Palazzo Donini dal 1987 al 1991. Sgalla (Cgil): "Portò gli operai al governo della Regione"

Francesco Mandarini

Francesco Mandarini

Perugia, 15 marzo 2022 - Se ne è andato a 80 anni, nel giorno del suo compleanno Francesco Mandarini, presidente "operaio" della Regione Umbria dal 1987 al 1991. Ad annunciarlo è il segretario regionale del Pd Tommaso Bori il quale parla di notizia che addolora profondamente. "È stato un uomo di grande spessore, umano e politico -  sottolinea Bori -. Da segretario provinciale del Pci dal 1975 al 1979 e poi, negli anni della sua presidenza della Regione, dal 1987 al 1991  l'Umbria, ha saputo leggere la realtà con gli occhi di chi credeva profondamente nella giustizia sociale ma anche nella modernità e nel progresso. Con lui se ne va un pezzo di storia della sinistra umbra che ci auguriamo possa continuare a vivere, nel suo nome, attraverso la difesa dei valori democrazia. Per commemorare la sua scomparsa ho chiesto all'Aula dell'Assemblea legislativa un minuto di silenzio".

E c'è anche il ricordo di Vincenzo Sgalla, segretario generale della Cgil Umbria. "Francesco Mandarini è stato l’emblema della classe operaia perugina. Per questo la sua scomparsa addolora profondamente tutto il mondo del lavoro umbro. Per anni Francesco è stato il leader carismatico di migliaia di giovani lavoratrici e lavoratori: primo lavoratore eletto alla Perugina in un organo sindacale di base su scheda bianca".

"Primo operaio a ricoprire ruoli istituzionali di primissimo piano. Il Pci lo scelse a soli 25 anni, portandolo dalla fabbrica, la sua fabbrica, ai vertici delle nascenti istituzioni regionali. A 28 anni Francesco era assessore regionale al bilancio, il più giovane d’Italia, con Pietro Conti presidente della Regione. Possiamo dire che Mandarini ha letteralmente portato gli operai al governo della nostra Regione, in una delle stagioni di maggiore sviluppo e crescita per l'Umbria. Serietà, rigore e grande voglia di studiare sono stati i suoi comportamenti distintivi. “Studiate, perché il sapere è la cosa più importante”, ci ripeteva in ogni occasione utile. Non gli piaceva molto parlare in pubblico e aveva una naturale repulsione per i ruffiani", conclude Sgalla.

"Sincero cordoglio da parte mia e di tutta la giunta regionale per la scomparsa di Francesco Mandarini" lo ha espresso la governatrice Donatella Tesei. "Politico e professionista dai numerosi interessi ha sempre messo a disposizione della comunità le proprie conoscenze unite alla sensibilità umana -  ha aggiunto - Alla famiglia vanno le più sentite condoglianze della comunità regionale di cui è stato presidente".

Tra le reazioni anche quelle di Umbria Jazz. "Se ne è andato un vecchio amico del festival, ma non solo: Mandarini era strettamente legato alla nascita  di Umbria Jazz, nell’estate del 1973. Con gli altri membri della prima giunta regionale dell’Umbria a presidenza Pietro Conti, accolse con entusiasmo la proposta di Carlo Pagnotta di inventare in poche settimane un festival jazz".