Coronavirus, una messa dedicata a tutte le sorelle e i fratelli di Misericordia

Sarà officiata in diretta Facebook il 22 marzo alle 10 dal Correttore Nazionale delle Misericordie Monsignor Franco Agostinelli

Monsignor Franco Agostinelli

Monsignor Franco Agostinelli

Firenze, 21 marzo 202 –Sempre affianco di chi ha bisogno, oltre la paura. Un’altissima missione di servizio, che soprattutto in questo momento segnato dall’emergenza Coronavirus, risulta quanto mai preziosa per tutta la popolazione. Per sostenere con la forza della fede e della preghiera la loro opera, domani, 22 marzo, alle ore 10 sarà celebrata in diretta Facebook la Santa Messa dedicata a tutti le Sorelle e i Fratelli di Misericordia impegnati nell’emergenza Covid-19.

Ad officiarla sarà il Correttore Nazionale delle Misericordie Monsignor Franco Agostinelli, e per tutti coloro che vorranno assistere alla messa, che sarà officiata nella chiesa del Sacro Cuore e di Santa Margherita Redi ad Arezzo, basterà accedere alla pagina Facebook Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia all’ora stabilita. E proprio nel solco dello spirito e dei valori che anima da sempre l’opera delle Misericordie,  oltre 1000 giovani volontari, proprio in queste ore, hanno fatto una scelta di grandissimo coraggio.  E nonostante il Dipartimento abbia sospeso la attività, in tantissimi hanno deciso di restare a prestare servizio nelle Misericordie Italiane. E da nord a sud, dalla Toscana alla Sicilia, dalla Puglia alla Sardegna, così come in Umbria e in Campania, nelle Marche come in Abruzzo, nel Lazio come in Calabria, hanno deciso di rimanere per aiutare chi, in un momento così delicato, ha più bisogno.

Per portare avanti servizi in questi giorni più che mai indispensabili, dalla consegna della spesa o dei medicinali, al ritiro delle ricette dai medici di famiglia e molto altro. Non li ha fermati neanche il Coronavirus: sono oltre mille i giovani del Servizio Civile Universale, e quelli del servizio civile regionale Toscana, che hanno scelto, nonostante la sospensione delle attività fino al 3 aprile, annunciata con la circolare del 10 marzo dal Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale e dalla Regione Toscana, di restare al proprio posto e continuare a impegnarsi nelle Misericordie Italiane. Una scelta coraggiosa che dimostra quanto questi giovani, che in certi casi entrano per la prima volta in una Misericordia proprio per lo svolgimento del Servizio Civile, entrino subito in sintonia con il concetto di ‘missione’ che dentro le Confraternite Italiane si respira da sempre. Dei 1012 giovani impegnati nelle varie regioni d’Italia,  530 sono in  Toscana.

 

Maurizio Costanzo