Covid Italia, continua il calo della curva. In Toscana 886 nuovi casi / LIVE

Brusaferro: "Lenta discesa dei casi, quadro ancora molto impegnativo"

Centro vaccinale ad Arezzo (foto Cristini)

Centro vaccinale ad Arezzo (foto Cristini)

Firenze, 23 aprile 2021 - Sono 13.817 i positivi al test del coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 14.761. Sono invece 322 le vittime in un giorno (ieri 342). In totale i casi dall'inizio dell'epidemia sono 3.949.517, i morti 119.021. Gli attualmente positivi sono invece 461.448 (-4.095 rispetto a ieri) mentre i guariti e dimessi sono 3.369.048 (+17.587).

Grafico CovidStat/Infn:

 

TOSCANA - I nuovi casi registrati in Toscana sono 886 su 26.080 test di cui 13.852 tamponi molecolari e 12.228 test rapidi. Il tasso dei nuovi positivi è 3,40% (10,2% sulle prime diagnosi). Lo ha scritto sul suo profilo Facebook il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, anticipando alcuni dati del contagio da Covid-19 registrati nellea regione nelle ultime 24 ore. Bollettino completo Toscana 24 aprile 

Covid Umbria

Covid Umbria, ancora dati incoraggianti nelle ultime 24 ore per quanto riguarda la pandemia nella regione, dove sono in discesa i numeri relativi ai nuovi contagi, agli attualmente positivi e, anche se di poco, ai ricoveri. Scende anche il tasso di positività. Si registrano però altri tre morti. Secondo i dati della Regione aggiornati al 24 aprile, i nuovi contagi accertati nell'ultimo giorno sono 105. I guariti sono 159 e i positivi scendono a 3.066 (57 in meno di ieri). I pazienti ricoverati sono 222 (uno in meno di ieri), di cui 34 (due in meno) in terapia intensiva. Nell'ultimo giorno sono stati analizzati 5.260 test antigenici e 2.786 tamponi molecolari. Il tasso di positività complessivo è 1,3 per cento (ieri 1,9). Quello relativo ai soli molecolari è 3,76 (era 5,57). 

Covid Marche

Nella Marche 287 positivi al Covid nelle ultime 24. In tutta la Regione ci sono 6.053 persone in isolamento domiciliare (-258), mentre nelle strutture territoriali sono ospitati complessivamente 223 pazienti. Sono diventati complessivamente 86.614 i dimessi-guariti, 562 più di ieri. 

Prato è prima in Toscana per incidenza di casi

Con un'incidenza del 47% di casi Covid ogni 100mila abitanti (121 contagi su oltre 257mila residenti nelle ultime 24 ore), il territorio della provincia di Prato è quello che conta il dato peggiore in Toscana. Nella regione, con 1.003 casi su 3,692 milioni di abitanti, il tasso si attesta oggi al 27,16%. È quanto si apprende da un'infografica pubblicata su Telegram dal governatore toscano Eugenio Giani. Dietro a Prato il territorio di Siena: al 36,58% con 97 contagi su 265.179 residenti. Poi l'area della Città metropolitana di Firenze al 29,93% con 298 su 995.517 abitanti, seguita dal Pistoiese al 29,14% con 85 nuovi contagi su una popolazione di 291.687 unità.

Vaccini, Giani: "Toscana seconda regione per somministrazione agli over 80"

"La Toscana è la seconda regione per somministrazione agli over 80. Abbiamo scelto i medici di famiglia per vaccinare le persone con di più di 80 anni privilegiando il rapporto umano e di prossimità, convinti che fosse la scelta giusta. Per entrare a pieno ritmo è servito qualche giorno in più, che ci è costato molte polemiche e attacchi ingiusti, ma le scelte se fatte con coscienza, vanno sapute difendere. Tutto il sistema sanitario toscano non si è mai tirato indietro di fronte alle salite e ha sempre saputo affrontare anche quelle più difficili. Grazie al grande lavoro dei medici di famiglia, dei medici delle Asl, degli infermieri, di tutti gli operatori sanitari e volontari impegnati per rendere la Toscana sicura". Lo afferma il presidente della Toscana, Eugenio Giani, su Facebook.

Colori regioni: ecco come cambia la mappa dell'Italia

Si profila un'Italia tinta di giallo a partire da lunedì 26 aprile, in concomitanza con le annunciate riaperture (che riguardano appunto le Regioni collocate nella fascia piu' bassa di rischio). A quanto si apprende, dalla cabina di monitoraggio settimanale ministero della Salute-Iss, riunita come ogni venerdì per valutare i dati, è emerso un quadro fatto di ben 16 Regioni in zona gialla, appena cinque in arancione e nessuna in rosso. Le regioni in arancione, costrette quindi per ora a perdere il treno delle riaperture, sarebbero Basilicata (rischio moderato, incidenza settimanale 201 casi per centomila abitanti), Calabria (rischio alto, incidenza 152), un po' a sorpresa anche Sardegna (rischio alto, incidenza 132), Sicilia (rischio moderato, incidenza 175) e Val d'Aosta (rischio moderato, incidenza 227). Tutte le altre regioni sono in giallo, ossia Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Molise, Marche, Piemonte, Pa Bolzano, Pa Trento, Puglia, Toscana, Umbria e Veneto.

Coprifuoco 

Intanto è stato varato il decreto con la road map sulle riaperture ma resta lo scontento di molte categorie produttive. Infiamma la battaglia sul coprifuoco, come noto confermato alle 22. Molte le polemiche nella giornata di ieri. E ieri sera la ministra Mariastella Gelmini a Porta a porta ha sottolineato che "il coprifuoco non durerà fino al 31 luglio, e non vediamo l'ora di abolirlo. Ogni due settimane verrà fatto un check a tutte le misure previste dal decreto: il primo sarà a metà maggio. Dispiace che la polemica sul coprifuoco abbia un po' offuscato tutto il resto, ma questo è il decreto delle riaperture".

Rischio basso da riaperture

"Le previsioni ci dicono che la curva epidemiologica sta scendendo, in Italia e in altri Paesi Ue. Questo è chiaramente dovuto a un insieme di cause" e per quanto riguarda le riaperture in programma dal 26 aprile "avranno un'incidenza, ma in un contesto in cui il contagio sta diminuendo. E' un rischio ragionato come ha detto Draghi". Lo spiega all'Adnkronos Salute Paolo Giudici, docente di Statistica all'università di Pavia e coordinatore con il suo team di 'Periscope' (Pan-European Response to the ImpactS of Covid-19 and future Pandemics and Epidemics). L'obiettivo di 'Periscope' è quello di sviluppare un atlante del Covid-19 che analizzi gli aspetti economici, sanitari e sociali della pandemia.

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