Vaccini, Giani: "Toscana seconda regione per somministrazione agli over 80"

"Ci è costato molte polemiche e attacchi ingiusti, ma le scelte, se fatte con coscienza, vanno sapute difendere"

Eugenio Giani

Eugenio Giani

Firenze, 23 aprile 2021 - "La Toscana è la seconda regione per somministrazione agli over 80. Abbiamo scelto i medici di famiglia per vaccinare le persone con di più di 80 anni privilegiando il rapporto umano e di prossimità, convinti che fosse la scelta giusta. Per entrare a pieno ritmo è servito qualche giorno in più, che ci è costato molte polemiche e attacchi ingiusti, ma le scelte, se fatte con coscienza, vanno sapute difendere. Tutto il sistema sanitario toscano non si è mai tirato indietro di fronte alle salite e ha sempre saputo affrontare anche quelle più difficili. Grazie al grande lavoro dei medici di famiglia, dei medici delle Asl, degli infermieri, di tutti gli operatori sanitari e volontari impegnati per rendere la Toscana sicura". Lo afferma il presidente della Toscana, Eugenio Giani, su Facebook.

"Finalmente arrivano in Toscana i vaccini Johnson & Johnson. Le prime 11mila dosi in consegna entro domani sono destinate alle persone nate tra il 1941 e 1951. Con la successiva fornitura tutte le persone in questa fascia di età che rimangono ancora da vaccinare, potranno prenotare il proprio appuntamento grazie a una programmazione nell'arco delle settimane", afferma. "In Toscana i due principali indicatori registrano un effetto calante del virus, sia sul piano dei contagi - siamo abbondantemente sotto ai 200 casi ogni 100.000 - sia sul piano del carico dei ricoverati con un -36 oggi. Anche l'Rt tra 0.82 e 0.86 ci fa sperare in un probabile passaggio in giallo", ha detto inoltre Giani, parlando con i giornalisti a proposito del probabile ritorno la prossima settimana della regione in zona gialla. Giani ritiene che tutta la regione tornerà in giallo. Potranno essere eventualmente i sindaci, in casi specifici, a decidere eventuali restrizioni. Da questo punto di vista l'unica zona a rischio è quella di Prato.

"Le micro zone rosse - ha osservato Giani - servono a controllare la fase ascendente del contagio: quando eravamo in zona arancione l'ho utilizzato per isolare le zone dove il contagio lievitava, in questo caso invece siamo in una fase discendente del contagio quindi credo si possa evitare di ricorrere a questo metodo". ''A differenza del passato, non ci sarà un'ordinanza del presidente della Regione che regolerà il ritorno di studentesse e studenti nelle scuole superiori. Anche alla luce di quanto previsto dal governo con il decreto approvato ieri sera nel Consiglio di ministri, ci atterremo, nel rispetto dell'autonomia degli istituti, alle decisioni dei dirigenti scolastici che verranno prese all'interno del contesto provinciale. In questo senso, resta fondamentale il lavoro di coordinamento portato avanti, anche in queste ore, dai tavoli convocati dai prefetti'', precisa quindi il presidente della Regione Toscana con l'assessora all'Istruzione Alessandra Nardini che ieri sono intervenuti alla riunione del Cantiere Scuola, cui hanno partecipato l'assessore ai trasporti Stefano Baccelli, la prefetta di Firenze Alessandra Guidi in rappresentanza dei prefetti delle Province toscane, l'Ufficio scolastico regionale e rappresentanti di Anci e Upi.

''Non verrà meno - proseguono Giani e Nardini - l'impegno della Regione per garantire il diritto all'istruzione e quello alla salute e alla sicurezza. La scuola in presenza è un valore e un obiettivo su cui si concentra la nostra azione, e come già fatto in precedenza, proseguiremo il grande lavoro di squadra per aumentare progressivamente la percentuale di ragazze e ragazzi in presenza nelle nostre aule''. In base a quanto previsto dal decreto approvato dal Consiglio dei ministri, si attendono le indicazioni dei tavoli prefettizi, nel rispetto dell'autonomia scolastica.