
Carcere (immagine di repertorio)
Lucca, 2 ottobre 2021 – Ancora una giornata ad alta tensione nel carcere di Lucca, dove oggi si è verificata addirittura una doppia aggressione da parte di detenuti. A farne le spese, sono come sempre gli agenti, che si dicono esasperati dalla situazione. Lo rende noto il vice segretario generale Osapp, Giuseppe Proietti Consalvi, spiegando che protagonisti sono due detenuti italiani, già autori di altre aggressioni contro il personale di polizia penitenziaria, anche nello stesso Istituto di Lucca.
“Nella mattinata di oggi – riferisce una nota – si sono verificati altri due eventi critici presso il carcere di Lucca, ad opera di due detenuti italiani, già noti per continue aggressioni nei confronti del personale. Uno, ubicato nella terza sezione, dopo il rifiuto da parte di un agente che si era rifiutato di farlo uscire dalla sezione senza autorizzazione, lo ha picchiato con ripetuti colpi, soprattutto alla testa, tanto che l’agente si è dovuto recare al locale pronto soccorso, per le cure del caso. Successivamente un altro detenuto ha aggredito verbalmente e minacciato un’educatrice e si è potuto evitare il peggio solo grazie all’intervento del personale di polizia penitenziaria”. Ancora una volta, solo con l’ausilio di altro personale si è dunque riusciti a mantenere l’ordine e a evitare che la situazione degenerasse. Il detenuto che ha insultato e minacciato l’educatrice, si legge nella nota: “A causa delle sue aggressioni, è stato trasferito in parecchi istituti, con a carico varie denunce da parte del personale di Polizia Penitenziaria”.
Aggressioni, colluttazioni, risse e ferimenti contro il personale di Polizia Penitenziaria: è lunga la lista di episodi violenti ed eventi critici che stanno accadendo nell’istituto penitenziario di Lucca, che sono purtroppo diventati all’ordine del giorno. Nel renderlo noto, Giuseppe Proietti Consalvi, vice-segretario generale Osapp, l’Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria, sottolinea che: “Il personale è stanco di subire invettive e aggressioni gratuite da parte dei detenuti, che sembrerebbero agire in tale modo perché graziati da eccessivo buonismo e da una politica ultra garantista che difende Caino a danno dei vari Abele. Chiediamo a gran voce che l’azione disciplinare abbia il suo corso affinché i detenuti rispettino le regole interne e questo a garanzia dell’ordine e della sicurezza”.
Maurizio Costanzo