Indiani: "Tutti colpevoli" Calori: "Che prestazione"

L’allenatore amaranto incassa la sconfitta: "Non abbiamo fatto girare la palla". Il trionfatore non si ferma: "Abbiamo fame, vogliamo continuare". Caso Gaddini

Migration

di Francesco Tozzi

Paolo Indiani non cerca giustificazioni altrove per analizzare il contraccolpo subito al Matteini. In settimana aveva avvertito che la trasferta avrebbe potuto nascondere alcune insidie. "Non ci siamo saputi adattare al loro gioco - ha spiegato il tecnico di Certaldo - Quando gli avversari saltano sempre le linee e gli attaccanti del Terranuova ti mettono in difficoltà, è complicato riconquistare palla. Sapevamo che la partita non era facile. Innanzitutto non ci ha favorito il campo, ma non voglio trovare alibi, anzi. Dovevamo essere abili noi ad adattarci alla situazione".

Una sconfitta che non ammette repliche. "Quando non siamo in grado di far girare la palla siamo una squadra capace di perdere in maniera confusionaria anche con il Terranuova Traiana, che oggi (ieri, ndr) ha fatto comunque una grossa gara". Sotto i riflettori anche la prestazione di Mattia Gaddini, entrato soltanto al 27’ della ripresa.

"Gaddini - ha sottolineato Indiani - non era ancora nelle condizioni ottimali per disputare il match dal primo minuto. La società e lo staff medico conoscono benissimo la sua situazione e stiamo cercando di riportarlo alla normalità. Da giovedì a sabato non si è allenato, perché dopo la preparazione di mercoledì ha manifestato nuovamente problemi. Non andiamo però a cercare responsabilità di singoli. Al Matteini avremmo perso anche con Gaddini titolare dall’inizio. Mi assumo la colpa anche io per come è andata a finire".

Clima ben diverso in casa Terranuova Traiana. Simone Calori ha gli occhi lucidi. "Non era facile andare in vantaggio dopo il pareggio di Risaliti alla fine del primo tempo. Purtroppo rubiamo 3 punti all’Arezzo, quando le partite vere per noi sono contro l’Ostinare o il Trestina, le squadre che sono prossime in classifica. Sono soddisfatto della prestazione dei ragazzi, straordinari. A volte siamo fortunati, e io non credo nella fortuna, mentre altre volte siamo sfortunati e ugualmente non credo alla sfortuna". All’andata, nonostante la sconfitta per 2-0, i terranuovesi furono in grado di disputare una buona gara. Stavolta l’esito è andato ben oltre ad ogni aspettativa. "La vittoria con l’Arezzo - ha aggiunto - ci ricorda che abbiamo fame. Bisogna lasciarci il sangue e l’anima per poter raccontare di aver vissuto una storia di successo. Se nelle prossime partite metteremo in pratica il carattere che abbiamo visto al Matteini, tutto è possibile. La settimana scorsa, dopo aver perso a Livorno, sembrava che il Terranuova fosse finito. Ora la corsa per la salvezza si riapre. E lo stesso vale per l’Arezzo. Con noi si è fermato, ma ha tutte le carte in regola per andare avanti nel suo percorso".