Il Montevarchi si salva all’ultimo con Gennari

Dopo un lungo digiuno dal gol l’Aquila va avanti con Giordani ma subisce la reazione della Fermana. Poi ci pensa il difensore al 94’

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AQUILA (4-3-1-2): Rossi; Lischi, Gennari, Tozzuolo, Boccadamo; Amatucci, Marcucci (69’ Italeng), Pietra (85’ Alagna); Giordani; Kernezo, Jallow. A disposizione: Mazzini, Cerasani, Cappelli, Mané, Saporiti. Allenatore: Malotti (in panchina Bencivenni).

FERMANA (4-3-3): Nardi; De Pascalis, Parodi, Pellizzari, De Nuzzo (46’ Carosso); Scorza, Giandonato, Misuraca (85’ Nannelli); Romeo (71’ Spedalieri), Bunino (84’ Graziano) Maggio (46’ Fischnaller). A disposizione: Borghetto, Vaccarezza, Eleuteri, Vessella, Lorenzoni, Onesti, Pinzi, Gkertsos. Allenatore: Protti.

Arbitro: Rispoli di Locri. Assistenti: Caldirola di Milano e Morotti di Bergamo. Quarto uomo: Angelucci di Foligno.

Marcatori: 38’ Giordani, 64’ Scorza, 81’ autorete Rossi, 94’ Gennari.

Note: spettatori 492. Angoli 10-7. Ammoniti: Giandonato, Misuraca, Giordani, Gennari.

di Giustino Bonci

L’uomo della partita che regala all’Aquila un punto ormai insperato e beffa la Fermana, la sua ex squadra, è il difensore rossoblù Mattia Gennari. Al minuto 94, ormai ai titoli di coda di una sfida giocata sotto il diluvio, mette dentro di testa la palla del 2-2, prima di essere travolto dall’abbraccio dei compagni. L’uomo più esperto di un gruppo baby e decimato da ben otto assenze tra infortunati e "nazionali", salva un Montevarchi reattivo e pimpante per un tempo e calato di brutto nella ripresa rischiando seriamente di incassare il terzo ko consecutivo. E dire che sul terreno del "Brilli Peri", capace di tenere alla grande al nubifragio grazie al suo collaudato drenaggio, i padroni di casa erano riusciti finalmente a spezzare dopo 398 minuti esatti il digiuno del gol. Partito a testa bassa e vicino al bersaglio con un paio di conclusioni di Jallow, poi sparito quasi dal campo, e una percussione di Giordani, proprio con quest’ultimo, di testa, il team valdarnese aveva conquistato nel finale di frazione (38’) il meritato vantaggio.

Si stropicciavano gli occhi i quasi 500 tifosi sugli spalti di fronte alla verve dei rossoblù che volevano regalare a Malotti, ancora a riposo, un sorriso pieno, in barba alla lista infinita di defezioni. Eppure che gli avversari fossero tosti si era capito poco prima della rete di Giulio Giordani, quando Bunino, in contropiede, aveva saltato anche il portiere e calciato in porta a botta sicura. Non aveva fatto i conti, però, con Gennari che si immola in scivolata, sbatte sul palo rischiando un serio infortunio ma manda il pallone in corner. Qualche cambio dopo l’intervallo da parte di Stefano Protti, il cugino di Igor sulla panchina ospite, e all’Aquila viene il "braccino corto". Arretra e non riparte più, mentre l’intensità di Giandonato e soci è maggiore persino della pioggia. Morale della favola, Scorza beffa Rossi in diagonale a metà frazione e a nove minuti dal 90’ la Fermana raddoppia, gelando lo stadio. Dal corner Giandonato beffa il portierino aquilotto classe 2003 che nel tentativo di respingere mette nel sacco la sfera viscida. A questo punto il Montevarchi sembrava spacciato ma Mattia Gennari, all’ultimo assalto, incorna la parabola di Amatucci e regala un po’ di speranza ai suoi.