Prima Montevarchi a fianco dei lavoratori Fimer

"L'azienda non ha dimostrato una capacità gestionale adeguata a quanto serviva. Ci sono responsabilità che andranno individuate e risolte".

Prima Montevarchi

Prima Montevarchi

Arezzo, 18 gennaio 2022 - Il movimento Prima Montevarchi conferma il suo pieno appoggio ai lavoratori della Fimer, al centro di una complicata vertenza. Lavorano all’interno dell’azienda di Terranuova molti montevarchini e tra questi diversi sono iscritti alla lista civica. “A tutti va il nostro sostegno e la nostra solidarietà, che già si era esternata da subito fin dalla manifestazione del 29 novembre con la presenza della nostra dirigente, nonché vicesindaco Cristina Bucciarelli, in rappresentanza del Comune – ha spiegato Prima Montevarchi – Siamo attenti al lavoro delle Istituzioni, dai Comuni alla Provincia e al Mise, e operosi nel ricercare suggerimenti e soluzioni per trovare tutte le opportunità per risolvere la crisi, nell’interesse delle 800 famiglie coinvolte e dell’economia della vallata”. “Certo è che l’origine della crisi non si può addossare soltanto alle difficoltà di reperimento delle materie prime o agli eventi negativi legati alla pandemia – ha aggiunto la lista – Un’azienda costituitasi da poco tempo dalla separazione di un colosso come la ABB, che costruisce ottimi prodotti e che ha tanto mercato in una epoca rivolta alla green economy, che è decollata con disponibilità di risorse consistenti, non ha dimostrato una capacità gestionale adeguata a quanto serviva. Ci sono responsabilità che andranno individuate e risolte, ci sono aspetti che fin dalla separazione di ABB e FIMER ci hanno lasciato interrogativi che andrebbero chiariti e infine non è possibile che le crisi aziendali debbano esplodere così, senza alcuna preoccupazione di segnalare fin dai primi sintomi i problemi sorgenti a chi governa il territorio. Auspichiamo pertanto una risoluzione della crisi risolvendo le criticità che l’hanno generata per l’interesse delle 800 famiglie e la difesa del lavoro e della economia del Valdarno”, ha concluso il movimento.

L’ultimo incontro sulla Fimer si è tenuto l’11 gennaio scorso, convocato dal Ministero per lo Sviluppo Economico. La proprietà ha annunciato che, pur avendo attivato il concordato in bianco, intende arrivare alla ristrutturazione del debito nei 120 giorni concessi dal Tribunale di Arezzo e in questo lasso di tempo approvare il bilancio 2020. Inoltre l’intenzione, è stato affermato, è di utilizzare il flusso di cassa per pagare i materiali consegnati e soddisfare gli ordini della clientela, riuscendo così a mantenere i fornitori unici.