Verso un nuovo Maec, nasce la nuova archeologia cortonese

Nasce la nuova archeologia cortonese. Al centro il Museo ed un grande ed efficiente Parco Archeologico. Sabato 30 settembre firma dell’accordo tra Comune di Cortona e Soprintendenza per la gestione dell’area del Sodo

Parco Archeologico Cortona

Parco Archeologico Cortona

Cortona, 28 settembre 2017 - Sabato 30 settembre sarà una giornata a suo modo storica per la città di Cortona. Il parco archeologico del Sodo entra a far parte del patrimonio comunale.

Dopo il passaggio politico di oggi pomeriggio in consiglio comunale, sabato sarà ratificato in maniera ufficiale l’accordo con una firma del protocollo tra l’amministrazione cortonese e la soprintendenza Abap Siena-Arezzo-Grosseto per la gestione e la valorizzazione del bene. Ad occuparsene, per conto del comune, ci penserà l’Accademia Etrusca che già cogestisce il museo Maec e la biblioteca cittadina.

Un percorso lungo e articolato che giunge nel 2017 finalmente ad un punto fermo. Da ora in poi sarà il comune della Valdichiana a gestire in piena autonomia il parco archeologico che avrà nel Maec il centro erogatore dei servizi di accoglienza, di orientamento e di smistamento dei visitatori (gli altri monumenti extraurbani inseriti nell'itinerario di visita sono il tumulo di Camucia, la Tanella di Pitagora, la Tanella Angori, la Tomba di Mezzavia, la villa romana di Ossaia, i tratti di strada romana a Torreone, Monte Maestrino, Teverina Bassa).

“Si tratta di un momento storico per Cortona, di quelli che è difficile che capitino durante un mandato” ha sottolineato l’assessore alla cultura del comune Albano Ricci.  

Sono orgoglioso del lavoro fatto dall'ufficio cultura. Abbiamo finalizzato un percorso che viene da lontano. Cambia lo scenario dell'offerta culturale turistica. Da un museo si passa a un museo diffuso, un parco archeologico e anche un parco per la comunità.  La politica culturale di questo tipo riesce a essere lungimirante, guarda lontano. Cortona continua ad ergersi a polo archeologico italiano, forse il centro etrusco più vivace”.

Già nel 1991 fu avviato dalla ex Soprintendenza Archeologica per la Toscana il progetto per un protocollo di intesa per la valorizzazione dei beni archeologici cortonesi frutto dei ritrovamenti risalenti agli anni 1986-1987. L'intesa, oltre alle attività di ricerca scientifica, di tutela e di conservazione, prevedeva attività mirate a migliorare la fruizione delle emergenze archeologiche. L’obiettivo, raggiunto in maniera definitiva solo recentemente, è stato quello di costruire “un parco archeologico” che collegasse i tumuli, le “sepolture monumentali alle imponenti testimonianze della città, al Museo dell'Accademia Etrusca”.

Sabato pomeriggio alle ore 16, oltre alla ratifica di questo storico passaggio, saranno inaugurate le rinnovate sale del Maec che ospitano le nuove installazioni. Sono state, infatti, posizionate al riparo dalle intemperie, le decorazioni scultoree del monumentale altare del Sodo, che sono state sostituite con una copia esatta.

Sempre nell’ambito della stesso pomeriggio verranno presentati al pubblico i nuovi e imminenti progetti di valorizzazione, recupero e riordino del patrimonio archeologico cortonese resi possibili grazie ad un finanziamento della Regione Toscana (in collaborazione con i comuni di Volterra e Piombino) La prima trance di finanziamento è già arrivata e si tratta di ben 900 mila euro (609 mila euro di competenza della regione e il restante del comune) che saranno impegnati per interventi, preliminari e strutturali, che riguardano il Maec oltre alla realizzazione della copertura della tomba 1 del Tumulo II del Sodo. 

Laura Lucente