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Treni, la via crucis dei pendolari. Corse per Firenze, un’ora di ritardo. Un altro guasto manda in tilt la linea

Per due giorni saltano tutti gli orari nell’ora di punta dell’ingresso al lavoro. I viaggiatori: "Ora basta". In Valdarno la deviazione sulla linea lenta per salvare le Frecce: allarme su arrivi e partenze per il Giubileo.

Giorni di gravi ritardi per i pendolari, in arrivo a Firenze con un’ora di ritardo

Giorni di gravi ritardi per i pendolari, in arrivo a Firenze con un’ora di ritardo

di Angela Baldi

AREZZO

Coi primi freddi tornano clamorosi ritardi sulla linea Arezzo Firenze e vanno in tilt gli impianti di circolazione. Gli ultimi due infatti sono stati giorni di passione per i pendolari aretini e quelli del Valdarno che ogni giorno salgono sui treni per motivi di studio o lavoro. Se due giorni fa i minuti di ritardo sono stati 55, ieri l’intercity della mattina, quello più usato dai pendolari aretini, ha fatto anche peggio ed è arrivato a Firenze 1 ora dopo il previsto. "Viviamo una situazione disastrosa sui treni – spiega Dimitri Abbado referente del comitato pendolari aretini - i sistemi di circolazione sono andati in tilt, abbiamo subito 55 minuti di ritardo due giorni fa e 1 ora ieri. In tutto ciò abbiamo ricevuto da Trenitalia zero comunicazione come al solito. Ieri è andata peggio di sempre. Ad Arezzo è stato annunciato un ritardo di 45 minuti per problemi agli impianti di circolazione. Ma come al solito il sistema di aggiornamenti non è sincronizzato: all’altoparlante hanno annunciato 45 minuti di ritardo, al binario invece erano segnati 15 minuti, in contemporanea arriva una mail ai pendolari che diceva che il treno era in partenza da Arezzo. Il caos totale nella comunicazione, un sistema folle che di fatto ci ha fatto arrivare a Firenze un’ora dopo il previsto per due giorni di seguito".

Problemi anche per i pendolari del Valdarno che denunciano un "totale abbandono da parte della Regione. Come documentato anche nella pagina Facebook dei pendolari del Valdarno, ieri tutti i treni erano in ritardo soprattutto quelli provenienti dall’Umbria – spiega Maurizio da Re referente del comitato pendolari Valdarno e Direttissima – ritardi che si sono ripercossi nell’arrivo a Firenze, con ritardi a seconda dei convogli da mezz’ora a 50 minuti circa. Si è parlato per alcuni di un guasto a Passignano ma il problema non è stato ben definito. I ritardi generalizzati sono dovuti anche al fatto che i treni sono stati deviati dal Valdarno sulla linea lenta per Pontassieve, aumentando i tempi di percorrenza. Tutto ciò perché sulla direttissima imperversano le Frecce".

Il solito vecchio problema degli inchini all’alta velocità mai risolto. "La situazione è peggiorata sempre di più – prosegue Da Re – aspettavamo delle risposte. L’assessore regionale aveva promesso all’ultima riunione di mesi fa che avrebbe riprogrammato i treni per il prossimo giugno, ma non ci hanno fatto sapere più nulla. Sembra che la Regione sia completamente assente e i pendolari sono all’esasperazione. Tra una decina di giorni ci sarà il nuovo orario invernale che dovrebbe risentire anche del Giubileo con trentacinquemilioni di pellegrini attesi a Roma che, forse, faranno aumentare i treni sulla Direttissima, con conseguente peggioramento della situazione per noi".