Tentato omicidio dei ragazzi in centro, il Gip ha deciso: l'automobilista resta in carcere

Il giudice ha accolto la richiesta del Pm per la custodia cautelare: è accusato di aver cercato di travolgere i giovani. Nella foto il Pm Julia Maggiore

Il pm Iulia Maggiore

Il pm Iulia Maggiore

Arezzo, 13 giugno 2018 - Resterà in carcere l'automobilista accusato di aver cercato di travolgere un gruppo di giovani nel centro di Montevarchi. Il Gip Fabio Lombardo ha infatti accolto in pieno la richiesta di custodia cautelare presentata dal Pm Julia Maggiore ieri.

Pm che aveva confermato le accuse e chiesto per l'appunto la prosecuzione della custodia cautelare in carcere nei confronti dell’indagato. Pm che aveva ribadito gli addebiti nei confronti del trentaduenne montevarchino che sabato scorso ha cercato di investire un gruppo di giovani in via Calamandrei a Montevarchi ed era stato arrestato dai poliziotti del Commissariato cittadino con l’imputazione di tentato omicidio. L’ordinanza è stata depositata oggi.

Un episodio sconcertante, ai limiti della follia, accaduto nelle vicinanze del polo scolastico dell’Isis «Benedetto Varchi» di viale Matteotti: e che alla luce della conferma della custodia in carcere potrebbe nascondere anche dettagli più corposi.

 Era l’ultimo giorno di lezione e la strada brulicava di studenti ( sono più di 1000 quelli che frequentano le aule dell’istituto superiore) decisi a esprimere tutta la loro gioia per la fine delle loro fatiche. Ma non avevano fatto i conti con l’uomo, che agli inquirenti ha raccontato di non riuscire più a sopportare schiamazzi e condotte di guida di ragazzi e dei loro genitori.

Perso il lume della ragione, in un primo momento ha avvicinato con la sua vettura l’utilitaria su cui viaggiava un gruppetto di studentesse iniziando ad offenderle; quindi se l’è presa anche con dei giovani arrivati in soccorso delle coetanee. Una discussione dai toni accesi e che a un certo punto è degenerata, con alcuni calci che avevano raggiunto la carrozzeria delle vetture dei contendenti, fino al gesto improvviso e a dir poco sconsiderato del valdarnese.

In preda ad una rabbia incontenibile ha prima ingranato la retromarcia, innestato la prima e pigiato sull’acceleratore con la chiara intenzione, almeno secondo la ricostruzione dei fatti, di travolgere chi lo aveva contraddetto, per fortuna senza riuscirci. Una scena surreale alla quale ha assistito, però, un poliziotto libero dal servizio che si trovava nei paraggi. Ha fermato l’esagitato, impedendogli di compiere altre sciocchezze e chiamato i colleghi in divisa.

In attesa dei rinforzi, l’agente in borghese ha fatto accomodare nella propria macchina il montevarchino per impedire alla piccola folla che si era radunata di andare oltre la protesta verbale. Giunti sul posto gli uomini di Ps, col supporto dei carabinieri della Compagnia di San Giovanni e della Polizia Municipale del Corpo Associato, hanno accompagnato il protagonista dell’aggressione in ufficio contestandogli come detto il tentato omicidio e associandolo al carcere aretino di San Benedetto. Lì dove a questo punto continuerà a passare le sue giornate.