Tasse comunali, frenata prima del voto: ritocchino solo all'Imu, Tasi e Irpef congelate, niente "soggiorno"

Approvato in giunta il bilancio preventivo, dovrebbe andare al voto a fine marzo. Tagli di spesa robusti sulle spese correnti

Sportello di consulenza (foto di archivio)

Sportello di consulenza (foto di archivio)

Arezzo, 1° marzo 2015 - Niene stangata sulle tasse locali. Tra due mesi ci sono le elezioni e far pagare più soldi agli aretini non conviene a nessuno.  Il prosindaco Stefano Gasperini vara un bilancio preventivo all’insegna dei tagli alle spese correnti ma senza gravare troppo sulle tasche dei contribuenti. Dalla prima traccia di bilancio preventivo sparisce la voce ritocchi dei tributi, fatta eccezione per l'Imu, che però aumenterà in maniera quasi impercettibile. L’aliquota per le seconde case e per il direzionale passa dal 10,02 per mille al 10,06. E’ un aumentino quasi impercettibile.

Non si tocca invece la Tasi, il tributo sui servizi indivisibili che va a colpire le prime case. Confermata l’aliquota dello scorso anno, che dovrebbe portare in cassa qualcosa come cinque milioni e 200 milioni. Grosso modo un quinto dei 27 milioni che dovrebbe fruttare la nuova Imu.

Sparisce invece lo spauracchio della tassa di soggiorno. Ci penserà poi chi arriva a maggio a scegliere se gli conviene tornare alla carica o se è meglio accantonare definitivamente l’ipotesi di andare a stuzzicare gli alberghi e i loro clienti. Idem dicasi perla quota di Irpef di spettanza comunale. Si era valutato lo scenario di un ritocco verso l’alto ma si è deciso di soprassedere, senza ritocchi per il terzo anno consecutivo.

I tagli di spesa sono sull'ordine di un milione e mezzo che saranno spremuti dai risparmi sulle spese correnti, in particolare sulla gestione del Comune, bollette in testa. La stangata semmai si annida sulla Tari: la tassa sui rifiuti è tornata tributo e non più tariffa, la riscuote Palazzo Cavallo, ma  per girarla a Sei Toscana. Altri ritocchi sarebbero in programma per il 2015.