"Somme incassate ma mai versate allo stato": ufficiale giudiziario accusato di peculato

Le indagini della Finanza hanno riscontrato un ammanco di oltre 21 mila euro: dalla Procura un avviso di chiusura indagini per un dipendente del Tribunale

Militari della guardia di finanza  (foto di repertorio)

Militari della guardia di finanza (foto di repertorio)

Arezzo, 19 settembre 2018 - La Procura ha emesso un avviso di conclusione indagini preliminari per peculato: nel mirino un ufficiale giudiziario del Tribunale, al termine di una serie di accertamenti svolti dalla Guardia di Finanza e coordinati dal Pubblico Ministero Andrea Claudiani.

La storia? Tutto inizia quando il Tribunale, nel corso di un’ispezione, ha riscontrato delle discordanze tra quanto incassato per le notifiche di atti giudiziari e quanto effettivamente versato all’erario. Le successive indagini, delegate alla polizia giudiziaria della Finanza presso la Procura, sono state indirizzate a capire le ragioni dei mancati versamenti, se si trattava di meri errori contabili, o se, sistematicamente, si trattenevano indebite somme di denaro, che i legali corrispondono per la notifica di atti giudiziari e protesti.

Ricostruita l’attività dell’Ufficio UNEP, i finanzieri hanno rilevato omessi versamenti all’erario per oltre 21 mila euro, gran parte dei quali riferibili a contributi previdenziali degli stessi ufficiali giudiziari, che quindi hanno subito la trattenuta, ma senza che vi sia poi stato il successivo versamento.

In conclusione la Procura ha richiesto al  Tribunale il sequestro per equivalente delle somme indebitamente trattenute.