Siccità e consumo di acqua potabile scatta il divieto di uso improprio

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L’emergenza siccità e la riunione della scorsa settimana con l’assessore all’ambiente della Regione Monni a cui hanno partecipato i sindaci e l’Autorità idrica Toscana, avevano anticipato l’urgenza di un’ordinanza ad hoc. Detto, fatto. Il sandaco Ghinelli ieri ha firmato con decorrenza immediata il documento che regola, limitandolo, l’uso dell’acqua potabile fino al 30 settembre. In caso di violazione previste multe da 100 a 500 euro. L’ordinanza ha lo scopo di limitare l’uso dell’acqua potabile per tutti gli scopi diversi da quelli igienico domestici. Tradotto, non si potrà usare l’acqua dell’acquedotto per lavare l’auto, riempire piscine, annaffiare orti e giardini e per tutte quelle attività considerate non indispensabili. La decisione per la necessità di tutelare le riserve idropotabili a disposizione per l’approvvigionamento durante il periodo estivo, particolarmente critico a causa di aumento delle temperature, scarsità delle precipitazioni, aumento dei consumi per attività turistiche, irrigue e in considerazione della richiesta dell’Autorità Idrica Toscana, di adottare per i prossimi mesi una specifica ordinanza di divieto di tutti gli usi non essenziali dell’acqua proveniente dal pubblico acquedotto. L’ordinanza già in vigore, regolamenta l’uso del bene più prezioso su tutto il territorio comunale. Durante l’incontro in Regione di mercoledì scorso infatti erano stati illustrati i dati che sottolineano una severità idrica elevata, registrando uno dei periodi più siccitosi degli ultimi vent’anni. E se l’invaso di Montedoglio è in grado di garantire acqua per uso domestico per l’estate, adottare comportamenti virtuosi ed evitare sprechi diventa fondamentale in questo delicato momento, dove a rischio sono anche le coltivazioni.

Angela Baldi