CASENTINO
Cronaca

Scuola per pastori alla "fase 2". Parte il mese di lavoro in azienda per scoprire i segreti del mestiere

Operativi 22 docenti e 7 allevatori durante le lezioni: l’anno scorso alcuni giovani sono stati assunti .

Scuola per pastori alla "fase 2". Parte il mese di lavoro in azienda per scoprire i segreti del mestiere

Scuola per pastori alla "fase 2". Parte il mese di lavoro in azienda per scoprire i segreti del mestiere

di Sara D’Alessandro

Si è conclusa con l’uscita sulle praterie del Pratomagno, una delle aree di intervento del progetto, la prima parte della scuola per pastori. 14 moduli, 22 giornate, tra attività in classe e visite in azienda, oltre 170 ore di lezione che hanno visto il coinvolgimento di 22 docenti e 7 allevatori.

Adesso per gli aspiranti pastori parte la fase due, quella degli stage nelle aziende. Quest’anno ne sono state selezionate sei, cinque in Toscana e una in Romagna. I ragazzi condivideranno con gli allevatori un mese di lavoro, ospiti nelle loro aziende. Questo gli darà la possibilità di immergersi appieno in questo lavoro, che richiede tanta fatica e sacrificio. Metteranno in pratica ciò che hanno appreso a lezione e impareranno tutti i trucchi del mestiere.

Lo stage non sarà continuativo ma, d’accordo con le esigenze delle aziende, coprirà le diverse fasi del lavoro (mungitura e trasformazione del latte, nascite, gestione del pascolo estensivo), così da dare loro la possibilità di vedere e imparare più cose.

La scuola per pastori e allevatori è promossa dal progetto Life ShepForBio, che ha come obbiettivo il coinvolgimento di pastori e allevatori e la valorizzazione del loro lavoro, inteso come strumento che garantisca la conservazione di questi ambienti e della ricca biodiversità che li caratterizza.

Lo scorso anno, alcuni giovani, alla fine di questo stage sono stati assunti mentre altri hanno aperto una propria azienda. Tra le 94 domande ricevute per la scuola per pastori 2024, sono state ammesse a colloqui 38 persone.

Di queste 26 si sono presentate alle selezioni finali per ambire agli otto posti disponibili. Gli allievi scelti sono quattro femmine e quattro maschi, di diversa formazione che provengono non solo dalla Toscana, ma anche dall’Emilia Romagna, dal Veneto e dal Trentino Alto Adige. La scuola, pensata sul modello delle migliori esperienze europee, si configura come un’attività di contrasto allo scarso ricambio generazionale nel mondo zootecnico.