Sanità, Arezzo torna zona distretto autonoma

Saccardi dà l'annuncio alla conferenza dei sindaci. Il distretto doecca essere composto da Arezzo, Casentino e Valtiberina

Alessandro Ghinelli

Alessandro Ghinelli

Arezzo, 6 dicembre 2017 - "Battaglia vinta per noi e promessa mantenuta da parte dell'assessore Saccardi. Abbiamo difeso la nostra autonomia secondo il principio della sovranità territoriale e nel solo interesse dei cittadini. Inutile dire che siamo soddisfatti, il peso di Arezzo a livello regionale è sempre più evidente e ora si tocca con mano".

Commentano così il Sindaco di Arezzo, Alessandro Ghinelli e l'assessore alle politiche sociali e sanitarie Lucia Tanti, l'annuncio dell'assessore Saccardi fatto a Firenze in occasione della conferenza dei sindaci. "Abbiamo fatto valere le nostre ragioni dimostrando in ogni sede che l'accorpamento con Casentino e Valtiberina non aveva senso, peggiorava i servizi, mortificava la nostra Città ed il nostro territorio. Lo abbiamo detto in ogni sede e abbiamo avuto ragione.

È stata una battaglia lunga molti mesi che abbiamo fatto insieme a tutti gli altri sindaci a cui va il nostro ringraziamento. Arezzo, dopo anni di totale gregarietà verso Firenze, sta dimostrando che l'atteggiamento verso la regione è cambiato: istituzionalmente leali sempre ma mai disponibili a fare passi indietro quando si tratta di portare avanti le nostre giuste ragioni.

Va detto che l'assessore Saccardi ha dimostrato di ascoltarci ritornando su una posizione iniziale che era stata sua oltre che nostra e che poi era stata archiviata per dare vita ad una zona unica con Casentino e Valtiberina del tutto incomprensibile. Dispiace solo che si sia perso tanto tempo e non solo per responsabilità della Regione", concludono Alessandro Ghinelli e Lucia Tanti.

Tre distretti sanitari per tutta la provincia.  A stabilirlo erano stati i contenuti della proposta di legge approvata dalla giunta regionale toscana. La normativa, criticata da molti, ideata con la finalità di ridurre le zone distretto da 34 a 26, dovrà passare all’approvazione del consiglio.

Per quello che riguarda il territorio provinciale aretino le zone distretto previste dovevano essere tre: una composta da Arezzo, Casentino e Valtiberina, un’altra per la Valdichiana e l’ultima per il Valdarno.

Si trattava dell’ultimo step nel processo di riordino del sistema sanitario toscano. Con questa nuova proposta, presentata al governo toscano direttamente dall’assessore alla sanità Stefania Saccardi, si procedeva alla revisione degli ambiti territoriali di zona distretto. Questi ambiti erano stati individuati all’interno delle tre nuove grandi aziende sanitarie in base a criteri quali il numero di abitanti, l’estensione del territorio, il numero di comuni, ponendo attenzione alle zone disagiate, di confine, montane, alla loro identità territoriale, e considerando le esperienze socio-sanitarie maturate e consolidate e il rapporto fra dimensioni elevate del territorio e scarsa densità abitativa.