San Giovanni. Nuovo Centro Diurno per ragazzi con disturbi di salute mentale

E’ stato ricavato in una palazzina di proprietà del Comune, nel centro abitato, vicino alla stazione ferroviaria e due passi dall’Università.

La presentazione del Centro Diurno

La presentazione del Centro Diurno

Arezzo, 21 marzo 2024 – Diventerà un punto di riferimento per i giovani fra i 12 e i 17 anni residenti in Valdarno che hanno bisogno di un forte sostegno psicologico. E' stata presentata questa mattina la nuova struttura che sorgerà a San Giovanni. E' un centro diurno per adolescenti con disturbi di salute mentale, si chiama GIOi – Intensivo Giovani e sorge in via Vetri vecchi, al civico 34. E' uno stabile di proprietà del Comune di San Giovanni che lo assegnerà in comodato d’uso gratuito alla Asl Toscana Sud Est. Alla presentazione di stamani erano presenti il sindaco Vadi, nonché presidente della Conferenza dei Sindaci del Valdarno, Stefania Magi direttrice della zona Distretto Valdarno, Stefano Berloffa responsabile salute mentale infanzia adolescenza zona Distretto Valdarno, e Gabriele Rossi responsabile dei servizi sociali del Comune San Giovanni Valdarno.

Il nuovo servizio è in linea con il piano sanitario sociale integrato regionale 2018-2020, che prevede l’implementazione delle attività di promozione della salute mentale e di presa in carico di adolescenti e giovani adulti che presentino disturbi del comportamento, in modo da assicurare una continuità assistenziale e una presa in carico adeguata alle loro necessità. L'iniziativa parte da un'esigenza ben precisa e punta a far fronte alla domanda crescente, fra gli adolescenti del Valdarno, di prestazioni e servizi nell’ambito dei bisogni di salute mentale. Un bisogno che fra i minorenni valdarnesi si è accentuato a causa anche della pandemia. Attualmente la risposta offerta a chi soffre di questo tipo di disturbi consiste in attività ambulatoriale e, nei casi di maggior bisogno, in attività residenziale fuori zona distretto e spesso fuori Regione, o addirittura in ricoveri ospedalieri. Da qui la necessità di un centro diurno il cui obiettivo è intercettare nella fascia fra i 12 e i 17 anni, ovvero quei ragazzi che hanno bisogno di un trattamento intensivo finalizzato al recupero funzionale e sociale.

Una volta a regime l’attività del Centro potrà essere fruita anche da utenti extra azienda. Anche la scelta dell’immobile non è casuale: la posizione nel centro abitato, vicino alla stazione ferroviaria e vicino all’Università, con uno spazio verde attiguo, rende la struttura funzionale alle esigenze del centro diurno. L’immobile, inoltre, è in buono stato di conservazione e gli interventi di manutenzione richiesti sono limitati. Asl Tse dovrà adesso predisporre una gara per individuare la società che dovrà gestire la struttura e fornire gli arredi mancanti.