LAURA LUCENTE
Cronaca

Salvini: Medioetruria, scelta vicina. Il ministro: "Dove? Decidono i tecnici"

A Cortona lancia la corsa di Carini, promette appoggio per lo sviluppo della città. La stretta di mano con Meoni

Salvini: Medioetruria, scelta vicina. Il ministro: "Dove? Decidono i tecnici"

Salvini: Medioetruria, scelta vicina. Il ministro: "Dove? Decidono i tecnici"

"Il mio impegno su Medioetruria è quello di dare una risposta tecnicamente precisa. La politica ci mette i soldi, l’energia, sblocca i cantieri poi sono i tecnici a dire quella che resta la localizzazione tecnicamente migliore. Saranno i tecnici a decidere. La decisione arriverà a breve". Le parole di Salvini sull’alta velocità arrivano lapidarie al termine dell’appuntamento che il ministro ha riservato a Cortona nel suo lungo tour elettorale in lungo e in largo per l’Italia.

Un passaggio politico significativo quello del ministro nella città etrusca insieme ai parlamentari Tiziana Nisini e a Claudio Borghi. Qui, infatti, il clima politico è rovente, soprattutto tra le file della destra. Qui la colazione unita di Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega e Noi Moderati ha fatto una scelta controcorrente, non appoggiando più il sindaco uscente, per altro di note simpatie leghiste, ma correndo alle amministrative con Nicola Carini. Salvini coglie quindi l’occasione di ribadire la bontà delle scelte operate dalla coalizione e dal palcoscenico delle logge del teatro di piazza Signorelli fa un caloroso in bocca al lupo a Carini augurando "di mettere nei cinque anni di amministrazione impegno, passione ed onestà e ascolto".

"Un sindaco – prosegue Salvini - deve essere bravo in ufficio e deve avere una bella squadra (e la Lega c’è), però deve anche saper ascoltare, deve coinvolgere, deve appassionare. Cortona è una comunità straordinaria, però, va curata e va accompagnata dal Governo". Poi prosegue lanciano una promessa. "Tornerò a Cortona per un pò più di tempo. Andrò negli uffici del Comune e da ministro dei lavori pubblici penso che potrò fare parecchie cose anche per questa realtà".

In piazza, ad ascoltare le parole di Salvini c’è anche il sindaco uscente Luciano Meoni. Se ne sta per tutto il tempo in disparte e in solitaria, anche se all’arrivo di Salvini coglie l’occasione anche per una stretta di mano istituzionale. Al centro dell’incontro con gli elettori, in cui approfitta per presentare pure il suo libro "Controvento" ci sono i temi cari al ministro, tra cui il decreto "salva casa" appena approvato e suo cavallo di battaglia che, ricorda, "semplificherà la vita dei cittadini". E poi c’è il tema Europa, vista la concomitanza elettorale.

"Un’Europa che ha rinnegato i suoi valori cristiani, li ha tolti su richiesta della sinistra dalla carta fondamentale, non ci piace. Se qualche potere forte a Bruxelles pensa che l’Italia debba essere questo, la Lega è fermamente determinata a impedirlo". Sull’esonero dallo studio della Divina Commedia di due studenti di religione islamica è netto: "No al crocifisso, al Natale, alla Divina Commedia, alle fiabe, chiusura delle scuole per il Ramadan. Siamo in Italia. Se a qualcuno non piace può anche tornare al suo paese, serenamente".

Salvini tocca anche il tema guerra e pace. Mentre ribadisce la sua intenzione, quanto prima, di visitare Rondine, contesta fermamente le parole del segretario generale della Nato che dice sì ad attacchi in territorio russo con le armi degli alleati. "Chi parla di nuove armi che vadano a colpire e uccidere altrove è un pericolo. Noi l’Ucraina l’abbiamo difesa fin dal primo istante. Ma pensare di mandare i nostri figli a morire in Ucraina o di usare le nostre armi per uccidere in Russia è una follia. L’Italia non è in guerra con nessuno. Non voglio la terza guerra mondiale alle porte. O questo signore che parla a nome mio, visto che parla a nome della Nato, chiede scusa o questo signore si dimette".

Prima di congedarsi, non risparmia qualche foto con gli elettori e qualche firma copie. Una foto ricordo la strappano anche due novelli sposi appena usciti dal vicino Comune.