Salvi per un soffio. In auto con la figlia schiva l’albero caduto: "Scena da brividi"

"Mai vista una pioggia e un vento così forte e tutto in soli 30 minuti". Claudio era di ritorno a casa con a bordo la bambina di due anni.

Salvi per un soffio. In auto con la figlia schiva l’albero caduto: "Scena da brividi"

Salvi per un soffio. In auto con la figlia schiva l’albero caduto: "Scena da brividi"

AREZZO

Questione di centimetri. Tanto è bastato a Claudio Peruzzi, in auto con la figlia di due anni, per evitare l’impatto con un albero che si è abbattuto sulla sede stradale, sradicato dal forte vento e dalla pioggia. "Erano le 22.30 circa, eravamo in auto, di ritorno a casa passando da Badia al Pino - racconta Claudio, che abita con la moglie a Pieve al Toppo - ad un tratto ho visto in cielo due lampi e subito dopo sia le luci di alcune abitazioni che quelle dei lampioni stradali si sono spente".

Il peggio doveva però ancora arrivare. "Quando da Badia al Pino ho imboccato via dei Boschi, la strada che riporta a Pieve al Toppo - prosegue Claudio nel racconto - procedevo a passo d’uomo. Cadeva talmente tanta acqua che era difficile orientarsi lungo la strada, tanto che per aiutarmi ho usato anche le luci di un cantiere stradale come punto di riferimento. Il vento poi era fortissimo, sembrava quasi che la pioggia viaggiasse orizzontalmente". A un tratto, superato uno dei primi stabilimenti industriali lungo via dei Boschi ecco la sorpresa. "Un albero, un cipresso, mi è letteralmente caduto davanti. Non so come è andata, forse la paura per il maltempo, il fatto di avere mia figlia con me...so solo che sono riuscito a fermarmi in tempo e a evitarlo", racconta Claudio che nel frattempo aveva a casa ad aspettarlo la moglie Silvia, incinta del secondo figlio.

"Avrò impiegato dieci minuti per percorrere gli ultimi 500 metri, un po’ per la paura e un po’ ovviamente perchè un vento e una pioggia così non li avevo mai visti. Con l’auto ho fatto un po’ di serpentine e passando sopra qualche ramo, quelli più piccoli, sono tornato a casa. Fortuna che mia figlia, Anna Rita, dormiva e non si è accorta di nulla". Nemmeno dei danni che il maltempo ha provocato ad altre piante lungo via dei Boschi e alle abitazioni. "Sono caduti alcuni tegolini dal nostro tetto e da quelli delle case vicine - spiega Claudio - abbiamo visto volare via anche tavolini e ombrelli da un giardino, anche dei vasi con piante. Insieme a parenti e vicini abbiamo provato a rimettere a posto, a non lasciare oggetti in giro che avrebbero potuto ferire qualcuno se trasportati via dal vento. In poco più di mezz’ora è accaduto qualcosa che non avevo mai visto".

Matteo Marzotti