BADIA PRATAGLIA
Cronaca

Rapre la strada dei Mandrioli: "È ossigeno per le attività"

"Mi auguro che l’intervento sia stato risolutivo" dice un commerciante. La chiusura in questi mesi ha messo in ginocchio i negozi a Badia Prataglia .

Rapre la strada dei Mandrioli: "È ossigeno per le attività"

Rapre la strada dei Mandrioli: "È ossigeno per le attività"

di Sara D’Alessandro

La strada dei Mandrioli è stata ufficialmente riaperta. L’arteria viaria, strategica per l’intera vallata del Casentino, in tema di viabilità e di lavori in corso si trascina da anni importanti criticità con disagi che riguardano non solo pendolari e privati, ma anche aziende e strutture turistiche. In tanti sono scettici sul futuro di questa strada di montagna, che da anni attende di trovare una soluzione definitiva alle sue problematiche, e che per sua conformazione, continuerà molto probabilmente a far registrare ulteriori disagi. Per i prossimi mesi sono in programma numerosi cantieri: dopo la messa in sicurezza dell’imponente parete rocciosa in località Scalacci, che ha visto l’utilizzo di elicotteri e imponenti gru, entro l’anno o nei primi mesi del 2025, avranno inizio i lavori per la ristrutturazione del ponte di Becca. Questi interventi non dovrebbero necessitare della chiusura al traffico, ma nonostante ciò l’attenzione rimane alta.

"Mi auguro davvero che questa volta l’intervento sia stato risolutivo, ma non sono ottimista riguardo al futuro – dichiara Lucia Sassoli, titolare dell’alimentari situato nel centro , riserva naturale inserita all’interno del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi – Le continue riaperture e chiusure del valico, a volte senza alcun preavviso, con cui abbiamo dovuto fare i conti lo scorso anno, privandoci di un accesso cruciale al nostro territorio, hanno provocato ingenti perdite di fatturato. La nostra clientela – prosegue – è per l’80% rappresentata da turisti romagnoli , che arrivano nella zona non solo nel periodo estivo, ma anche in autunno, magari per ammirare il foliage delle foreste e in inverno per gli itinerari tra i boschi con le ciaspole".

Sulla stessa linea anche Andrea Betti proprietario dell’albergo ristorante: "Chiudere i Mandrioli per noi ha rappresentato un grosso danno: se con il passo aperto abbiamo raggiunto 150 coperti, con il valico chiuso abbiamo registrato più del 50% di perdite, senza considerare le disdette dovute alle cancellazioni dei pernottamenti degli ospiti, che viste le difficoltà di accesso, hanno rinunciato alle prenotazioni nella nostra struttura".