Podere Rota Ancora tempesta sull’ampliamento

Il caso finisce in Regione, con l’incontro tra i sindaci e l’assessore Monni. Comitato in campo

di Maria Rosa Di Termine

Approda in Regione il confronto sul discusso progetto di ampliamento della discarica di Podere Rota, presentato dalla società Valdarno Ambiente e che contraddice le reiterate richieste di chiusura dell’impianto nel 2021. Il 2 dicembre si terrà l’incontro dei sindaci dell’Ambito ottimale dei rifiuti Valdarno con il neo assessore Monia Monni e al summit parteciperanno anche i responsabili dell’Ato Toscana Sud per esaminare il piano per un ulteriore incremento di 800 mila metri cubi delle volumetrie terranuovesi. Eventualità che ha fatto subito pronunciare un secco "niet" ai referenti dei municipi e delle forze politiche, eccezion fatta per Terranuova che ospita le vasche.

In vista della riunione fiorentina il Comitato "Le vittime di Podere Rota", che da sempre si batte per denunciare le ricadute negative del polo di smaltimento e chiederne il fine vita, ha lanciato un appello a primi cittadini e al mondo politico della valle con l’invito a mettere in evidenza in Regione e a chi ha proposto l’idea la mancanza di "un dibattito pubblico e di un processo partecipativo sulla Valutazione di Impatto Ambientale dell’ampliamento della discarica". La ‘Via’ che è prevista dalle normative regionali "per coinvolgere tutti i portatori di interesse, comitato compreso, e tener conto delle istanze della società civile". Ma la richiesta più pressante e consequenziale agli impegni presi e messi nero su bianco in atti ufficiali è di respingere con fermezza qualunque prospettiva di allargare il sito, bonificare il territorio dall’inquinamento e salvaguardare la salute dei residenti.

Nel documento insomma si ribadisce il mantra da recitare al tavolo toscano, ovvero il 2021 sia la data indiscussa del capolinea per l’attività a Podere Rota e non quella dell’ennesima proroga addirittura per ulteriori 7 anni accogliendo anche rifiuti speciali industriali da fuori ambito territoriale. Una sollecitazione raccolta in maniera bipartisan. Intanto il gruppo Centro Sinistra per San Giovanni, ha ribadito la propria contrarietà all’ipotesi progettuale, assicurando il pieno sostegno all’amministrazione Vadi che fin da subito ha intrapreso un percorso chiaro di contrasto all’allargamento. "Il 24 novembre abbiamo presentato una mozione per attivare la procedura di inchiesta pubblica prevista ai sensi di legge sull’istanza di ampliamento di Casa Rota", affermano i consiglieri, con l’obiettivo di far partecipare a pieno titolo la comunità al procedimento di ‘Via’, per l’esame dello studio di impatto ambientale, dei pareri forniti dalle amministrazioni e delle osservazioni presentate.