Pasqua con il traino degli affreschi. La novità è il ritorno degli stranieri

Anche dopo lo smontaggio delle impalcature la Leggenda della Vera Croce continua a calamitare visite

Pasqua con il traino degli affreschi. La novità è il ritorno degli stranieri

Pasqua con il traino degli affreschi. La novità è il ritorno degli stranieri

"Affreschi sold out". Quasi un mantra nei commenti degli addetti ai lavori, Simone Chierici in testa, direttamente dallo scranno più alto della Fondazione Intour. Piero è la calamita del weekend di Pasqua e ai 1800 visitatori che ha incontrato sui ponteggi della Cappella Bacci fino all’altroieri, ora aggiunge una ripartenza forte. Il tam tam promozionale durante la fase di ripulitura del Ciclo della Vera Croce ha riacceso i fari mediatici nazionali e internazionali sul capolavoro del Maestro del Rinascimento e rilanciato le prenotazioni per le visite. Che seppure da terra (nella versione ordinaria) vanno di corsa sui pc della Fondazione Intour che gestisce gli affreschi di Piero della Francesca e i musei statali aretini in sinergia con il Polo museale toscano guidato da Stefano Casciu.

Non è solo l’effetto Piero ad attirare i visitatori perché forse mai come quest’anno la città è al centro dei grandi crocevia degli eventi d’arte. Con una finestra spalancata sui palcoscenici internazionali - New York e Londra, ad esempio per il Polittico di Lorenzetti - e un anno ricco dedicato a Giorgio Vasari.

L’andamento complessivo delle presenze turistiche nei giorni della festa conferma i numeri di un anno fa con il plus del ritorno dei turisti stranieri, a cominciare da quelli più attesi: gli americani, in giro tra musei e palazzi storici bardati con impermeabili e ombrelli per la "battaglia" contro la pioggia che ha rovesciato acqua a catinelle sulla città nel giorni di Pasquetta. Tant’è. Nonostante le bizze del meteo, i turisti che hanno scelto Arezzo hanno portato l’asticella delle prenotazioni negli alberghi a punte del 92 per cento sopratutto sabato, mentre nei giorni precedenti la media si è attestata intorno all’80 per cento. Numeri significativi, nonostante i capricci del tempo, che confermano l’appeal di Arezzo come destinazione turistica e d’arte. Piazze e vicoli del centro ammirate "in viaggio" sul minibus turistico che ha lavorato a pieno regime, specialmente sabato e domenica. E pure i ristoranti hanno lavorato in una no stop che apre ufficialmente la stagione turistica e getta le fondamenta per il lungo ponte del 25 aprile (per chi può), quello ormai alle viste.

In tre giorni i musei statali hanno staccato circa tremila biglietti e gli infopoint del centro hanno "bussato" circa duemila turisti. Se consideriamo che solo una parte dei visitatori varca la soglia degli uffici turistici, il numero degli accessi porta a una stima approssimativa che gira tra le 25mila e le 40mila presenze, in particolare tra sabato e domenica, giorni clou del movimento "mordi e fuggi".

Pasquetta con l’ombrello ma con i supermercati aperti: Esselunga a orario continuato fino a sera e così le Pam e l’Eurospin. In controtendenza i supermercati Coop ma in compenso ha aperto i battenti il centro commerciale di via Amendola. Conad con orario 8-13.30 ad eccezione di quelle grandi, come il punto vendita di via Chiarini che ha girato a orario continuato per tutta la giornata.

Se il turismo cammina a passo spedito, alberghi e ristoranti si preparano a suonare le campane, alla vigilia di una stagione che sta come le gemme sugli alberi. Ma è pronta a sbocciare coi suoi fiori profumatissimi.

Lucia Bigozzi