Neonatologia, ora il pediatra sarà di turno 24 ore al giorno

Con due nuovi pediatri specializzati in neonatologia, il reparto aretino di terapia intensiva neonatale rafforza anche il servizio di pronto soccorso. Finora era in servizio "solo" per 12 ore poi scattava la reperibilità

Un reparto di neonatologia

Un reparto di neonatologia

Arezzo 2 ottobre 2018 - Un  pediatra neonatologo da ora in poi sarà sempre presente nel reparto di Terapia intensiva neonatale di Arezzo. Dal 1 ottobre grazie all’ingresso di due nuovi medici pediatri specializzati in Neonatologia,  entra in vigore il nuovo assetto di guardia attiva nelle 12 ore notturne. Il neonatologo che fino ad adesso era di guardia le 12 ore diurne e reperibile di notte in Terapia intensiva neonatale, sarà in turno 24 ore al giorno. “Un eccellente risultato della nostra azienda - spiega Flavio Civitelli direttore del Dipartimento materno infantile Asl Toscana sud est - che vede Arezzo allineata ai migliori standard di sicurezza che la Regione si è prefissata di raggiungere nei prossimi anni per la Terapia intensiva neonatale. Qui ci trova già pronti”.

Dopo due anni di lavoro sul percorso tecnico regionale per la rete neonatologica coordinato da Civitelli per la Usl sudest, l’arrivo dei due medici permette di applicare in anticipo il setting che la Regione prevede di raggiungere in tutta la Toscana. “ Questo - conclude Civitelli - permetterà sicuramente un’implementazione del Pronto soccorso pediatrico aretino, che potrà  rispondere anche in questo caso ai migliori standard di efficienza  previsti per l’emergenza pediatrica toscana”. Il Pronto soccorso pediatrico conta circa 12mila accessi all’anno e, insieme all'Ospedale di Montevarchi è punto di riferimento per tutta la provincia in relazione ai percorsi pediatrici di pronto soccorso. Il neonatologo, oltre ad essere un valore aggiunto nei reparti di Neonatologia, terapia intensiva e pediatria, sarà parte integrante dell'equipe del Pronto soccorso, con l'obiettivo di aumentare  la qualità del servizio e ridurre le attese dei piccoli pazienti.