Multisala, colpo da film: in due si fanno chiudere dentro, razziate di notte 5 attività

Travisati, prendono di mira tre ristoranti e due negozi di videogiochi. Un raid al centro commerciale "Magnifico", stremato dalla chiusura del cinema. Magro il bottino

La galleria commerciale del Magnifico

La galleria commerciale del Magnifico

Arezzo, 28 ottobre 2020 - E’ un blitz da maramaldi, quelli che notoriamente uccidevano gli uomini morti. Sono andati a prendersela con il centro commerciale della Multisala, quel «Magnifico» che di tale, con la chiusura per decreto dei cinema e anche dei ristoranti interni, rimasti solo per l’asporto, ha conservato solo il nome. Un colpo studiato e preparato, messo in atto con precisione quasi millimetrica, ma che ha fruttato praticamente niente: un migliaio di euro in tutto, raccolti fra i residui di cassa di tre ristoranti e due negozi di videogiochi, più il tentativo fallito di entrare dentro le sale cinematografiche vere e proprie, deserte e probabilmente senza un euro da razziare. Modo di agire da professionisti del furto, ma dei professionisti avrebbero dovuto sapere che lì era il momento più sbagliato per colpire.

Sorprende semmai la sfacciataggine di una «batteria» di malviventi che non si fanno intimidire dal clima mesto della seconda ondata del Covid e che anzi ne approfittano per agire indisturbati. Erano due soli, ma non hanno avuto pietà di commercianti già stremati dall’emergenza. Il giorno dopo, nel centro commerciale parrebbe tutto a posto, se non fosse per le tracce di scasso rimaste sulle porte dei locali colpiti.

Non ci sono segni di effrazione nemmeno all’esterno, agli ingressi del «Magnifico». Tutto lascia pensare, dunque, che i soliti ignoti si siano lasciati chiudere dentro al momento dello stop serale, intorno alle 23, e che poi abbiano aspettato il cuore della notte per mettersi in azione. Magari chiusi nei bagni, dove nessuno va a cercare, soprattutto all’ora tarda in cui vengono calate le serrande.

Le telecamere, esaminate dalla Mobile, mostrano le immagini sfocate di due figure senza età, probabilmente giovani, anche se col volto travisato è difficile giudicare. Ed entrambi avevano la faccia travisata dalle mascherine calate sul naso, specialità che una volta apparteneva appunto ai ladri, ma che ormai ci vede tutti accomunati nello stesso destino di persone cui restano da mostrare solo gli occhi.

Comunque sia, i protagonisti del blitz si sono mossi all’interno con sicurezza per una mezzoretta, prima che scattasse l’allarme. Hanno forzato le porte del ristorante brasiliano, famoso soprattutto per le ballerine dalle forme generose che ai tempi d’oro balenavano fra i tavoli, di quello giapponese e del Ristoburger, una delle perle della catena di Federico Vestri, il presidente dei ristoratori di Confcommercio.

Intorno il deserto, altro che il clima da torcida di quando i locali trasmettevano ancora le partite in pay Tv del sabato e della domenica sera o anche di quando nel ristorante brasiliano si raccoglievano a fare il tifo, davanti allo schermo, i supporters dei Cariocas ai mondiali. Nè sono usciti indenni i due negozi di videogiochi, scelti forse, come gli altri, perchè meno protetti. Quando finalmente la coppia ha innescato l’allarme, la razzia, per quel poco che c’era da razziare, era già finita.

Ai ladri è rimasto il tempo di sparire prima che arrivassero i vigilantes di una società di sicurezza privata e poi le volanti della polizia. Che hanno passato la pratica alla Mobile, cui sono affidate le indagini. Come dare la caccia ai fantasmi. Indenni il bar e le altre vetrine, dalla libreria al negozio di scarpe che però si affaccia solo all’esterno del Magnifico.

Maramaldi appunto, che se la prendono coi ristoranti in ginocchio. Quelli della notte ai tempi del Covid: non appassionati di cinema, non clienti affamati ma banali delinquenti di strada.