Morti nell'archivio, direttore: "Lasciati soli per un anno, l'incubo si può ripetere"

Saviotti accusa: "Mai nessuno ha parlato dei pericoli dell'argon, Filippo e Piero sono scesi perché questo era previsto: li ha uccisi il dovere, poteva morire chiunque di noi"

Claudio Saviotti

Claudio Saviotti

Arezzo, 21 settembre 2019 - «Starci viciniI? Per un anno siamo rimasti completamente soli». Claudio Saviotti, il direttore dell’Archivio è stato uno dei registi della giornata in memoria di Filippo e Piero, i due dipendenti uccisi dal gas. Un anno fa il dolore e lo choc per la tegola che gli era caduta addosso ne avevano molto ridotto le uscite. Stavolta va dritto al bersaglio.

«Soli, completamente soli: per un anno non abbiamo visto nessuno»

Eppure allora c’era stato il coro di disponibilità.. «Avevo chiesto solo due cose, anche al ministro di allora»

Quali? «La prima è che non ci lasciassero soli e che soprattutto non lasciassero sole le due famiglie colpite»

E invece? «I fatti sono chiari: anche loro nei fatti sono state dimenticate»

E l’altra richiesta? «Che questa tragedia non fosse stata inutile, che almeno avesse evitato ad altri dipendenti di correre gli stessi rischi..»

E non è così.. «Voglio essere molto chiaro: temo, temo fortemente che altri istituti come il nostro possano ritrovarsi nella stessa situazione e che altri rischino la vita»

Addirittura? «Non mi riferisco ad Arezzo: qui il fatto è stato eclatante, di sicuro interverranno, non ho grandi dubbi. Ma altrove?»

In base a cosa lo dice? «In questo anno abbiamo avuto solo un corso per la sicurezza: ma per l’ennesima volta nessun riferimento al rischio reale»

Quale? «L’argon naturalmente: prima che succedesse la tragedia tutto veniva minimizzato, non solo era rasserenante, parlava parlava di rischio zero. E infatti due dipendenti sono morti..»

Che difetto hanno quei corsi? «Generici, standardizzati. uguali in un archivio come in un ospedale. E invece...»

E invece? «Invece non è così: ognuno ha la sua problematica, qui c’è la gestione dell’argon»

Perché Piero e Filippo sono scesi su quegli scalini? «Perché hanno seguito le indicazioni che ci erano state date: poteva morire uno qualsiasi di noi, tutti ci saremmo comportati nello stesso modo»

Cioè nessun riferimento ai pericoli dell’argon.. «E’ come hanno detto le famiglie: mai erano stati indicati, mai eravamo stati messi in allerta»

Da qui la tragedia.. «Sono morti per aver fatto il loro dovere: e dopo un anno siamo nelle stesse condizioni»

Quindi cosa chiedete a questo punto? «La sicurezza vera, esperti che ti diano indicazioni adeguate a quello che potresti trovarti ad affrontare. Non quella burocratica che emerge dai nostri corsi»

Un esempio? «Ci chiedono se brucia prima il metano o la benzina: mi spiegate cosa ci serve saperlo se poi ad ucciderci è l’argon che circola nell’archivio?».