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Cronaca

L’ospedale si potenzia: "Due medici e organico ok"

Con il bando della Regione si va a completare i reparti ora in difficoltà. Resta a questo punto l’emergenza per il pronto soccorso in Casentino. .

L’ospedale si potenzia: "Due medici e organico ok"

L’ospedale si potenzia: "Due medici e organico ok"

di Sonia Fardelli

Nuovo tassello per la sanità in Casentino. Con il bando della Regione per i medici nelle zone disagiate, se ci saranno professionisti che risponderanno all’appello arriveranno due nuovi medici. Uno di medicina interna e uno di igiene pubblica. Si vanno così a sanare alcune delle ultime carenze rimaste nella vallata. "Se arriveranno questi due medici – spiega la dottoressa Barbara Innocenti, direttrice del San Donato – i servizi nell’ospedale saranno coperti. Medicina interna avrà cinque medici più un direttore di unità operativa. E tanto basta per coprire le esigenze del territorio. Chirurgia, radiologia, cardiologia e anestesia sono già a pieno regime". Resta a questo punto l’emergenza per il pronto soccorso. "Un’emergenza purtroppo che non è solo per il Casentino, ma per i pronto soccorso di tutta la Regione e non è neppure facile al momento calcolare quanti medici in più servirebbero". Il bando della Regione scade il 30 giugno e se professionisti risponderanno all’appello dovrebbero essere operativi in autunno o massimo a dicembre. "La pubblicazione dei bandi di concorso per giovani medici – dice Vincenzo Ceccarelli capogruppo Pd in Regione – rende operativa la decisione regionale per il potenziamento dei medici ospedalieri per le aree periferiche della nostra regione. Si tratta di un percorso che va a colmare il gap esistente sulla carenza in queste aree di giovani medici ospedalieri. La nostra idea di sanità pubblica passa soprattutto attraverso atti ed azioni concrete per potenziare un sistema assistenziale in grado di dialogare con i territori e mettere al centro il benessere delle comunità, in maniera egualitaria ed inclusiva".

Con questo bando parte il percorso di rafforzamento dei presidi ospedalieri delle zone periferiche e le Asl potranno aggiornare in poche settimane la classificazione dei territori permettendo di intervenire con maggiore efficacia andando ad integrare la dotazione di medici ospedalieri. I posti saranno diciotto distribuiti nelle tre aziende sanitarie toscane (di cui 7 nella Asl Toscana sud est), con incentivi economici, percorsi di professionalizzazione mirata e di carriera per chi sceglierà di lavorare fuori dai grandi centri urbani.