Letta e Conte, prove di crisi tra selfie e folla

Cordiale confronto ma il leader 5 Stelle in bilico nel Governo. Faccia a faccia privato in albergo, poi tutti a cena insieme. La protesta no vax

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di Laura Lucente

Sono sbucati insieme dall’albergo San Michele, un 4 stelle nel pieno centro di Cortona, come fossero normali turisti in vacanza: e invece sono due dei leader che decideranno le sorti dell’Italia. E del Governo, che lunedì potrebbe non reggere alla spallata dei 5 Stelle. Giuseppe Conte ed Enrico Letta vivono nel cuore di Etruria il più cordiale dei confronti. Ma il leader grillino regala sorrisi a tutti meno che a Draghi, convitato di pietra sullo sfondo del centro storico.

Nei 50 metri dal San Michele al Centro Sant’Agostino fa il pieno di selfie, strette di mano, autografi. Poco distante Letta, sempre misurato ("vuole dire noioso"? dice divertito a Lucia Annunziata che glielo riconosce) e che la rivincita se la prende nell’auditorium. Lì il Pd, a congresso con l’Area Dem, ha la maggioranza assoluta, anzi bulgara: e gli occhi sono tutti per lui, specie dopo la vittoria nei ballottaggi.

La platea è di quelle che contano e i riflettori nazionali su Cortona non tardano ad arrivare. Il “pensatoio” di Area Dem porta nella città etrusca ministri e onorevoli di caratura: ma sul piatto c’è soprattutto il Governo. In prima fila, sin dalle primissime battute, le due anime Fassino e Franceschini, ma poi nel pomeriggio ecco alcuni ministri attesi, come Orlando e Guerini. Quest’ultimo salutato ed accolto anche dal primo cittadino di Cortona Luciano Meoni che lo ha atteso in piazza per poi accompagnarlo lungo via Guelfa fino all’auditorium.

In piazza ci sono i no vax, la cui protesta si concentra soprattetto intorno al ministro Roberto Speranza, il terzo angolo del confronto. Ma non vengono fatti scendere da piazza Signorelli verso l’auditorium.

Spetta al vice ministro Marina Sereni fare gli onori di casa e tirare le fila della prima giornata. L’auditorium di Sant’Agostino si riempie ora dopo ora. Fino al faccia a faccia attesissimo.

Oltre 200 le persone accreditate in questa prima giornata, ma il via vai fino a domenica sarà continuo. E c’è chi è saltato causa Co id. Gonfiano il petto gli alberghi e i ristoranti. Non solo il San Michele. Che pure ha l’onore di ospitare un faccia a faccia personale e privato, in una struttura dove 30 camere sono riservate all’area dem.

Ma tanti sono arrivati con la famiglia soggiornando in alcuni agriturismi del territorio, altri preferiscono la comodità del centro storico. L’Hotel Villa Marsili 12 camere su 25 totali, mentre il San Luca ha potuto concedere poco spazio, perché già saturo da settimane di americani.

In un "circo" della politica completato dal seguito, dalle guardie del corpo, dai segretari personali di ciascuno. Mentre intorno si stringe la morsa della sicurezza: mobilitazione di polizia, carabinieri, polizia municipale e forze dell’ordine in una città blindata, soprattutto ieri. Particolarmente presidiata la salita dal Sant’Agostino alle piazze. Nell’auditorium Conte ritrova Franco Vaccari, il presidente di Rondine, conosciuto nel borgo dove era stato in visita da presidente del consiglio.

Il faccia a faccia politico si snoda per quasi un’ora, arbitrato da Lucia Annunziata. Poi la folla defluisce dalla sala: e anche i politici guadagnano piazza del Comune per la cena. Tutti insieme alla Locanda del Loggiato. Da alleati del campo largo. E anche del Governo. Almeno per ora.