La politica senza conflitti. I leader sbarcano a Rondine

Molti aderiscono alla lettera aperta scritta da Vaccari alla vigilia delle Europee. Oggi arriva Elly Schlein, nei prossimi giorni Salvini. Il sì di Conte e Fratoianni.

La politica senza conflitti. I leader sbarcano a Rondine

La politica senza conflitti. I leader sbarcano a Rondine

RONDINE (Arezzo)

La segretaria del Partito democratico Elly Schlein sarà oggi pomeriggio alla Cittadella della Pace di Rondine, in risposta all’appello "Avversari sì, nemici mai" per un nuovo dialogo tra i partiti, lanciato nelle scorse settimane dal presidente e fondatore della Cittadella Franco Vaccari. Schlein incontrerà gli studenti in arrivo dai paesi in guerra e i responsabili dell’associazione Rondine Cittadella della Pace. In contemporanea, spiega una nota, è arrivata anche l’adesione alla proposta dal segretario della Lega Matteo Salvini, tramite il consigliere toscano Giovanni Galli, che prossimamente visiterà Rondine. Secondo l’associazione messaggi importanti di adesione sono arrivati anche dal ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara, dal segretario nazionale della Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni e, a titolo personale, dall’ex presidente della Camera dei deputati Pier Ferdinando Casini, oltre che dal sindaco di Firenze, Dario Nardella.

Franco Vaccari, fondatore e presidente di Rondine, ha lanciato un monito dallo studentato internazionale che ospita giovani provenienti dagli Stati in guerra è che "il clima globale di guerra rischia di soffocare il vero antidoto che è e resta la politica", come scrive Vaccari rivolgendosi ai leader politici.

L’obiettivo è "contribuire insieme, senza steccati, a un’elevazione morale, culturale e sociale comune, un fine alto per tutti i partiti con l’obiettivo di contrastare le derive di odio e violenza e spostare il barometro globale verso il tempo della pace". Nella sua lettera aperta, Vaccari fa riferimento all’esperienza di Rondine, lunga 27 anni: "Nella Cittadella della Pace si formano i futuri leader di popoli che conoscono le guerre. Sulla linea di chi il 24 aprile ha dato la sua testimonianza in Palazzo Vecchio a Firenze, in continuità con quanto avevamo detto alle Nazioni Unite, a New York, il 10 dicembre 2018, nel settantesimo anniversario della Dichiarazione dei diritti dell’uomo, affermando: ‘La guerra ci ha reso nemici, oggi ci riconosciamo fratelli e sorelle’. Sono giovani leader che hanno scoperto come la guerra nasca lentamente all’interno della persona umana e delle relazioni. Sono giovani che hanno avuto il coraggio di incontrarsi, di formarsi insieme a Rondine, di stare a tavola col nemico convinti che l’unico nemico è la guerra".

f.d’a.