La commozione di Ghinelli ad Auschwitz "La follia delle stragi naziste ci accomuna"

Migration

AREZZO

"Mai dimenticare la follia, la barbarie, il male assoluto rappresentati dalla Shoah. Essere qui oggi testimonia la volontà di mantenere vivo il ricordo e, insieme, il rifiuto, definitivo, di qualsiasi ideologia che non riconosca dignità agli esseri umani". Così ieri il sindaco Alessandro Ghinelli su Facebook dalla periferia di Oswiecim, con cui Arezzo è gemellata, dove sorge Auschwitz. Dove sorge il più grande campo di concentramento e sterminio tedesco ieri si sono tenute le cerimonie in occasione del 78esimo anniversario della liberazione dei prigionieri dei campi nazisti da parte dell’Armata Rossa. Cerimonie a cui ha preso parte il sindaco, accompagnato dal consigliere Andrea Gallorini.

Nell’occasione Ghinelli ha deposto un mazzo di fiori in memoria delle vittime dell’Olocausto e ha preso parte a tutti i momenti commemorativi.

La delegazione aretina è stata ricevuta dal sindaco di Oswiecim Janusz Chwierut: insieme è stata riconosciuta e sottolineata la efficacia e la concretezza del gemellaggio che dal 2009 lega le città di Arezzo e di Oswiecim, impegnate insieme in questo ultimo anno nel sostegno e nell’aiuto alla popolazione ucraina. Anche ad Arezzo si sono tenute cerimonie per non dimenticare. Insieme alle autorità civili e militari, il vice sindaco Lucia Tanti ha deposto una corona al Cimitero degli Ebrei nel Parco Ducci. "È stato un onore per me rappresentare la Città di Arezzo in questa giornata dedicata alla Memoria. Ricordare è un dovere morale e un diritto civico perché l’Olocausto del popolo ebraico resti nella memoria di tutti noi scolpito in maniera indelebile come il fatto più assurdo ed efferato nella storia del mondo", ha detto il vice sindaco.