Influenza, salgono i contagi "Il virus è più aggressivo"

L’allerta di Nasorri: "Picco a Natale, febbre alta per alcuni giorni e tosse". Il 75% della popolazione è a rischio. "Il vaccino difende bimbi e anziani"

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di Angela Baldi

Febbre altissima per tre o quattro giorni e tosse secca. Quest’anno i sintomi con cui l’influenza di stagione colpisce sono più forti. Il picco è atteso per le vacanze di Natale, ma il virus ha già iniziato a presentare il conto. Come annunciato a inizio autunno dai medici, il virus è più contagioso a causa dell’allentamento dopo due anni di pandemia di tutte le misure anti Covid. L’influenza di stagione in queste settimane dilaga con tantissime assenze registrate soprattutto negli asili e sui banchi di scuola. Come possiamo difenderci? Il primo scudo è la profilassi, con la campagna vaccinale in pieno svolgimento. "Nel territorio siamo al 72% delle vaccinazione degli ultra 65enni – dice Roberto Nasorri segretario provinciale della federazione dei medici di medicina generale - i medici di famiglia stanno procedendo alla somministrazione dei vaccini. Come sempre il picco si prevede durante il periodo delle festività natalizie ma già in queste settimane i casi si sono intensificati con varie complicanze. I sintomi sono più intensi degli anni passati con febbre altissima fino a 39 per 3 o 4 giorni e tosse secca che mette in difficoltà soprattutto bambini e giovani adulti".

Chi deve fare il vaccino anti influenzale? "Siamo partiti con gli ospiti delle Rsa i più esposti al contagio, poi siamo passati alla vaccinazione dei fragili e over 70. Ma la campagna vaccinale è aperta anche agli under 70 con fattori di rischio e a tutta la popolazione. Il vaccino contro l’influenza si può fare anche ai bambini, anzi le età estreme sono quelle che più beneficiano dei vantaggi della vaccinazione: bambini piccoli e grandi anziani".

Il virus quest’anno gira più velocemente e "il numero di casi è superiore rispetto agli anni della pandemia perchè nei due anni di Covid ci hanno salvato mascherine e distanziamento – continua Nasorri - Nel 2020 il virus influenzale non ha girato, nel 2021 ha registrato pochi casi mentre quest’anno è più diffuso. E’ auspicabile che quel 75% di popolazione a rischio che si prefigge di raggiungere la Regione con la profilassi, risponda quanto prima perché è quella fetta di persone che soffre di più le conseguenze del virus. La vaccinazione non è obbligatoria ma fortemente raccomandata, si può fare anche in concomitanza con la quarta dose Covid senza effetti collaterali. Il 50% di persone a cui è indirizzato il vaccino ha eseguito la doppia vaccinazione Covid e influenza. Tra i soggetti a rischio l‘80% ha fatto entrambe, la gente sta rispondendo in maniera adeguata. Per prenotare il vaccino, basta rivolgersi al proprio medico di famiglia".