Il turismo si muove inseguendo il buon cibo: aperto Agrietour

Oggi e domani ad Arezzo Fiere il salone degli agriturismi e del turismo abbinato all'enogastronomia: gare di cucina cotadina, seminari, convegni e la sfida a tavola tra Toscana e Friuli Venezia Giulia per sostenere la ricostruzione di Amatrice

Agrietour

Agrietour

Arezzo 15 novembre 2018 - E’ il nuovo volto del turismo, quello vincente, che per vocazione fa sinergia con il territorio nell’interesse reciproco. Stiamo parlando dell’agriturismo che va a braccetto con l’enogastronomia, il paesaggio e la cultura di un posti e che vede la Toscana particolarmente vocata. Non a caso ad Arezzo si è aperto oggi  e continua domani 16 novembre  il salone del turismo verde “Agrietour”. Inaugurato dal direttore generale del Mipaaft Emilio Gatti e dal presidente della Regione Toscana Enrico Rossi il salone aretino dati alla mano fa il punto della situazione e diventa vetrina dei prodotti locali che fanno da traino al turismo stesso. I dati? Otto turisti su dieci scelgono la struttura ricettiva in base al cibo e continuano a crescere le preferenze per gli agriturismi (+6-7%) che segnano un volume di affari complessivo di 1,4 miliardi di euro con una crescita del 6,7% rispetto allo scorso, aumentano le presenze straniere (Polonia, Norvegia, Danimarca, Croazia, Cina, Brasile, Russia oltre ai consolidati Germania, Francia, Belgio), in tutto 110milioni di presenze fra italiani e stranieri. Aumenta anche la vocazione femminile visto che il 36 per cento delle strutture sono gestite da donne e la tutela del territorio da parte di chi in questi terreni ci investe il proprio futuro e spesso in zone rurali, montane o considerate “svantaggiate”.

Una firma tutta italiana che tende anche al recupero della tradizione e del biologico: la tradizione “contadina” insomma, è tornata di moda. E a questa sarà dedicata gran parte del salone con cooking show di cucina contadina dalle 11 di mattina, con sfide enogastronomiche come quella di stasera alle 20 che ad Arezzo Fiere vedrà sfidarsi la cucina aretina con quella del Friuli Venezia Giulia durante la quale saranno raccolti fondi per la ricostruzione di Amatrice, con il turismo en plein air, con i convegni sulle normative europee, il seminario sull’aglione della Valdichiana, sulla bioarchitettura, sulle fattorie didattiche. Ormai è certo, dunque, aria aperta, genuinità del cibo, grande ospitalità sono i motivi per cui il turista sceglie l’agriturismo, oltre 4500 strutture in Toscana che ne fanno la prima regione, per offerta, del settore, 62.779 posti letto, un fatturato di 350 milioni di euro circa all’anno. Un vero tesoro che, finita l’era del boom industriale, non ci fa più vergognare di avere alle spalle un passato contadino.

Il mercato

Agriturismo ancora appetibile anche per gli investimenti. Per quanto riguarda l’agriturismo italiano, l’offerta cresce in quasi tutte le regioni arrivando a sfiorare le 24mila strutture, aumentano i posti letto, e si conferma un comparto che attira ancora investimenti grazie anche ai Psr, i piani di sviluppo regionali. Il volume di affari complessivo vale 1,4 miliardi di euro con una crescita del 6,7% rispetto allo scorso anno e costituisce una delle attività più produttive in valore economico dell’intera gamma di attività connesse a quella agricola.  Il turismo all’aria aperta cresce più del tradizionale. I dati evidenziano come l’agriturismo cresce più velocemente del turismo in generale, +6-7% degli agriturismi contro un + 4-5% in generale del turismo in Italia. Per quanto riguarda le presenze, aumentano sia gli stranieri, sia gli italiani con un soggiorno medio di 4 giorni. Il comparto ha fatto registrare oltre 110 milioni di presenze e ha sviluppato un fatturato di 12 miliardi di euro. Le strutture italiane sono appetibili soprattutto all’estero e il dato nuovo è la crescita dei Paesi emergenti. Aumenta il numero di chi arriva dalla Polonia, dalla Norvegia e dalla Danimarca. In crescita anche i turisti da Croazia, Cina, Brasile, Russia che si affiancano a mercati consolidati di Germania, Francia, Belgio.

La tutela del paesaggio

Il primo rapporto Ismea Rete Rurale Nazionale evidenzia come nell’agriturismo la multifunzionalità trova la declinazione della sostenibilità in termini quali acqua, biodiversità, clima, diversificazione,  educazione, inclusione, paesaggio, qualità, suolo e turismo. Le strutture sono presidio e tutela del paesaggio agrario con oltre 310mila ettari con destinazione produttiva e ambientale, coltivati, curati e ospitali e hanno un forte valenza sociale con la creazione di nuova occupazione con 8.159 aziende (36%) a conduzione femminile, con un incremento al Sud del 6,4% rispetto al 2015. Gli agriturismi esprimono, poi, il loro valore nel mantenimento dell’agricoltura di piccole dimensioni dal momento che il 50% delle aziende agrituristiche opera su superfici fino a 5 ettari, in particolare mantengono attività umane nelle aree rurali (spesso svantaggiate) visto che sono 2.624 (63%) i Comuni classificati come aree interne che ospitano almeno un agriturismo e che sono 7.188 (32%) le aziende che si trovano in aree montane. Da non trascurare, inoltre, che un agriturismo su due si trova in Comuni con popolazione inferiore a 5mila abitanti. In termini di sostenibilità, infine, il 25% delle aziende agrituristiche (e delle fattorie didattiche) pratica agricoltura biologica (le aziende agricole biologiche sono il 3,6% del totale, una su ventotto).

Il programma di giovedì 15 novembre

Tradizionale convegno di apertura previsto per le 11 in Sala 1 e promosso da Rete Rurale Nazionale, Ismea, Isnart, Agro Camera. Il titolo “2018 Anno Internazionale del cibo italiano: l’agriturismo protagonista”. All’incontro saranno presenti Andrea Boldi (presidente Arezzo Fiere), Carlo Hausmann per AgrieTour. A seguire una tavola rotonda su “Lo sguardo del mondo sul cibo italiano”. Agrigiochiamo promuove alle 14 il convegno “Esperienze, prospettive e comunicazione del turismo family in Italia”. Alle 14.30 in auditorium Italpollina organizza il seminario “Innovazione e competenza, le nuove frontiere dell’agricoltura sostenibile”. Alle 15 in Sala 1 “Il modello italiano dell’agriturismo e della multifunzionalità verso la riforma PAC” e alle 15 “Smart Agrifood” presso la Sala 3. Durante tutta la giornata si svolgerà il Campionato italiano di Cucina Contadina presso la sala cooking show con premiazione alle 17. Sono inoltre in programma i master di formazione (a pagamento) e una serie di incontri pillole promossi da varie associazioni e realtà in Sala 4 dalle 10 alle 18.

  Il programma di venerdì 16 novembre

Si parte con il convegno in Sala 2 “Agriturismo e agrobiodiversità in Toscana: ultifunzionalità tra cultura e territorio. Il ruolo del PSR 2014-2020 della Regione Toscana” mentre in Auditorium A dalle 9.30 un seminario sull’Aglione della Valdichiana e in Sala B Bioarchitettura e Territorio”. Alle 10.30 in Sala 1 “Agriturismo.Italia: galleria dei territori”. Nel pomeriggio in Sala 2 alle 17 il convegno promosso da Agrigiochiamo dal titolo “Strumenti e pratiche per adeguare e migliorare le proposte didattiche delle aziende agricole. Fitto il programma anche nell’area cooking show a partire dalle 11 e fino alle 20 con la cena interregionale aperta al pubblico esterno. In sala 4 dalle 10 una serie di appuntamenti in pillole.  

La cucina tradizionale

Promuovere la cucina tradizionale con i prodotti delle aziende agricole nell’anno del cibo italiano. E’ questo uno degli obiettivi dell’iniziativa promossa dalla Strada del Vino Terre di Arezzo in partnership, tra gli altri, anche con AgrieTour, il Salone nazionale dell’agriturismo e dell’agricoltura multifunzionale,  in programma ad Arezzo Fiere e Congressi dal 15 al 16 novembre. Il 16 novembre in particolare la cucina a base di prodotti dei territori italiani sarà protagonista di una cena aperta al pubblico. «Abbiamo deciso di sostenere questa iniziativa che sicuramente onora queste nuove figure all’interno dell’agriturismo – spiega il presidente di Arezzo Fiere, Andrea Boldi – e che saranno protagoniste di questi appuntamenti in avvicinamento alla nuova edizione di AgrieTour». La cucina contadina, proprio ad AgrieTour, è da oltre dieci anni al centro dell’attenzione grazie all’unico campionato nazionale dedicato alle ricette cucinate da quella figura professionale che oggi viene identificata con “Agrichef” e che proprio nella giornata inaugurale della fiera, il 15 novembre, troverà ancora risalto grazie alla nuova edizione del campionato nazionale di cucina contadina.

  I numeri del settore: la Toscana traina l’offerta.

Le aziende agrituristiche autorizzate in Toscana alla fine del 2017 sono 4.568 unità (+1% sul 2016) per un totale di 62.779 posti letto, (+3%) e un fatturato di 350 milioni di euro circa all’anno. La provincia con maggiori strutture si conferma Siena (1.200 unità) seguita da Grosseto (circa 1.000) e Firenze (oltre 600). Stessa graduatoria anche per i posti letto con Siena che primeggia con 16.776 posti seguita da Grosseto, 11.516 e Firenze, 9.314. Delle aziende agrituristiche della Toscana, Più numerose sono le aziende che offrono solo pernottamento, 4.012, mentre quelle che somministrano anche la prima colazione sono 2.456, seguite da quelle che nell’offerta hanno anche la mezza pensione, 1247, e la pensione completa, 560. In Toscana la conduzione dell’agriturismo sembra essere superata la divisione di gender nella gestione, con una quasi equa ripartizione dei titolari, 59% maschi e 41% donne. La Toscana detiene il primato di aziende gestite da donne, sono in tutto 1.789, pari al 40,2% degli agriturismi presenti nella regione (compresi quelli a conduzione maschile) e al 21% di quelli nazionali a conduzione femminile.

Continua anche nel 2017 il trend di crescita del settore agrituristico registrato negli ultimi anni, sia per il numero di strutture che per le presenze dei clienti e il suo valore economico. Nel 2017 sono 23.406 le aziende agrituristiche autorizzate, 745 in più rispetto all’anno precedente (+3,3%). L’incremento è dato dalla differenza tra le 2.121 nuove autorizzazioni e le 1.376 cessazioni. I comuni nel cui territorio sono localizzate le aziende agrituristiche sono 4.893, rispetto all’anno precedente sono 27 in più (+0,6%). Le presenze dei clienti negli agriturismi ammontano a 12,7 milioni (+5,3% rispetto al 2016), come emerge dall’indagine Istat sul movimento dei clienti negli esercizi ricettivi. I conti economici dell’agricoltura consentono di misurare la dimensione economica del settore agrituristico che è pari nel 2017 a 1,36 miliardi di euro, in crescita del 6,7% sul 2016. In Toscana e nella provincia autonoma di Bolzano/Bozen, l’agriturismo si conferma una realtà consistente e radicata, rispettivamente con 4.568 e 3.187 aziende autorizzate, una elevata presenza di turisti e un consistente valore economico del settore.