Il rifugio Agripunk rischia lo sfratto. Qui vivono settanta animali salvati dai macelli

Appello per la raccolta fondi ed evitare che riapra un allevamento intensivo. Desirée e Davide dopo sei anni di affitto vogliono comprare l'area. E' nato un comitato

Agripunk

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Arezzo 24 agosto 2021 - “Siamo una associazione senza scopo di lucro e non sfruttiamo gli animali. Da allora esistiamo e resistiamo come rifugio e spazio sociale multispecie dopo aver stipulato un contratto d’affitto con la proprietà. Adesso, allo scadere dei primi sei anni di affitto, a novembre, possiamo presentare una proposta di acquisto. Ma se non lo facciano l’alternativa è lo sfratto, per tutte e tutti noi, che in questo spazio abbiamo costruito, vissuto, ruminato e imparato la bellezza di essere almeno un po piú liberi. Ed è per questo che lanciamo la campagna #agripunkbenecomune perché Agripunk è di tutti e per tutti deve continuare ad esistere”.

E’ l’appello di Desirée Manzato e David Panchetti che dal 2015 hanno aperto un rifugio di 26 ettari per animali ad Ambra dove prima c’era un allevamento intenso di tacchini da carne che ogni 3 mesi ne mandava al mattatoio una media di 30mila. Bestiole che quando vennero liberate oltre ad essere totalmente albine per non aver mai visto la luce de sole, non riuscivano nemmeno a camminare. Un allevamento intensivo di tacchine da carne che ogni tre mesi ne mandava al mattatoio una media di 30mila.

Adesso sono più di settanta gli animali fra maiali, pecore, capre, cani, gatti, vitelli e mucche, cinghiali, asini e conigli ospiti del  rifugio Agripunk di Ambra. E tutti hanno una storia.

Matilde, la bufala, riscattata da due ragazzi ad una fiera di paese a Chieti, combatte il caldo stando in una pozza di acqua e fango immersa fino al collo. Carlo, Errico, Verdena e Polz frisone ex “da latte” provenienti da Suzzara,  Marielle, ceduta da privati perché si rifiutava di essere munta, sono stesi nel fieno all’ombra. C’è anche il vitello Scilla, finito su tutti i giornali perché si tuffò nelle acque dello stretto di Messina per scampare al macello. Sono più di settanta gli animali fra maiali, pecore, capre, cani, gatti, vitelli e mucche, cinghiali, asini e conigli ospiti del  rifugio Agripunk di Ambra. 

Si è costituito anche un Comitato in Valdambra per evitare che in una  zona vocata all’agriturismo, alla produzione di vino e olio vengano aperti altri allevamenti. Da ricordare che il rifugio svolge un servizio anche per il Comune di Bucine visto che qui vengono accolti animali ex da reddito trovati vaganti o in difficoltà. A novembre 2021, alla prima scadenza del contratto Desirée e Davide possono usufruire dell’opzione di acquisto come previsto ma se non fosse possibile per motivi economici rischia di non poter ottenere il tacito rinnovo automatico per altri sei anni.  “L’associazione si sta muovendo per cercare di recuperare fondi con l’aiuto dei suoi sostenitori e di tutti coloro che hanno a cuore l’esistenza di questa realtà. Ma non è facile e, vista la delicata situazione economica globale, rischiano di affrontare un procedimento di sfratto - dicono i sostenitori - noi quindi, come società civile, chiediamo l’impegno di tutti i cittadini della Valdambra, di Bucine e dei paesi vicini e lontani a partecipare alle attività dell’associazione, a sostenere economicamente il rifugio ed a sottoscrivere questo appello per chiedere al Comune di Bucine, e successivamente alla Provincia di Arezzo, Regione Toscana e ad altri enti ed associazioni, che venga presa posizione a favore di Agripunk, con tutto il sostegno possibile a vari livelli, per permettere la continuazione di questa esperienza apprezzata e sostenuta da persone in tutto il mondo. Chiediamo che venga riconosciuta l’importanza a livello territoriale del rifugio e delle soggettività che lo abitano, tramite l’inserimento del Podere L’isola a gestione Agripunk come bene comune scongiurando così definitivamente qualsiasi ipotesi di riapertura dell’ex allevamento che provocherebbe danni ambientali al territorio e al turismo”. 

Ed è partita una raccolta fondi per acquistare l’area. E continuano le iniziative per questa raccolta cone cene, concerti, incontri, La prossima sabato 28 agosto con una serata in musica. Tutti gli aggiornamenti sulla pagina facebok di Agripunk.