Il paese sfoglia sui libri le pagine del tempo

In un anno ben sei uscite editoriali legate al mondo dell’archivio: e arriva lo zoom sul pioniere Saverio Tutino e la sua invenzione

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di Alberto Pierini

"Mio padre quando dava il verderame alle vigne tornava verde come un ramarro, quando tornava da caccia riportava ogni fungo o animale commestibile, quando doveva andare al Borgo si trasformava in un uomo". Gervasio Innocenti percorre gli ultimi metri della vita del padre sostenendolo come Dorando Petri alle Olimpiadi. Anzi di più, perché il tempo speso al suo fianco diventa un viaggio avvincente nella vita di quell’uomo e insieme di una famiglia. Un viaggio in libreria: perché "Con i piedi nel vuoto" (edizione Terre di mezzo) è uno dei sei libri del mondo dei Diari pubblicati solo nel 2022.

Un record, un fenomeno editoriale in piena regola: ben oltre la montagna di Pieve ma a livello nazionale. Il culmine in questi giorni e sarà insieme anche la celebrazione di un’idea: l’uscita de "La forza delle memorie" (edizione Mulino), l’incrocio tra Saverio Tutino e il borgo della Valtiberina, curato in tutti i dettagli da Camillo Brezzi e Patrizia Gabrielli. L’inviato speciale, il giornalista militante, l’uomo che dava del tu alle grandi capitali del mondo, spalanca in paese lo scrigno della gente comune. Il tesoro inesauribile di una storia che è anche vita, di una memoria che sa di futuro. Brezzi, il direttore scientifico del Premio, e Gabrielli la rendono attraverso alcuni dei racconti più belli di questi anni. Il segreto è raccontare la storia italiana da un’altra prospettiva, e scoprire che c’è tanto da portare a galla.

"Il sale della vita" (edizioni Mulino) per dirlo con Anna De Simone, un’altra firma dei libri di Pieve dell’anno. La sua è una vita in fuga: dalla violenza del patrigno, dall’amore negato della mamma, dai padroni che approfittano di lei bambina, da chi non capisce dove sia l’aggredito e dove sia l’aggressore. Un vuoto di affetti, che sfocia nella malattia grave ma non perde la bellezza dei suoi giorni, "A un certo punto, un punto imprecisato, si mette da parte la sofferenza e si comincia a vivere". Vivere "Come Alberi in cammino" (Terre di mezzo): la quinta uscita dei diari migranti. Il mosaico delle storie alla ricerca di un paradiso che non sempre trovano.

Sedici volti, o forse voci, tra la dittatura e la fuga, tra la disperazione e la terra senza confini.

Una loro personale e parallela "Via della libertà" (Terre di mezzo). E’ il diario vincitore di un anno fa, la storia travagliata di Furio Aceto. L’ufficiale che divenne partigiano per poi rientrare nella divisa alla fine della seconda guerra. E insieme, in un trionfo dei due filoni di Pieve, l’amore infrangibile con la sua Vittorina: fino a farla salire mimetizzata sul carro armato. "Raggiungiamo alla stazione il convoglio, poco sorvegliato in un binario laterale. Vittorina entra nel mio carro armato, arrampicandosi con l’aiuto del fedelissimo pilota. Prima ha indossato una tuta blu da carrista e calcato un casco sui riccioli annodati".

Il casco sui riccioli, i dettagli che fanno la grandezza di Pieve. La grandezza quasi invisibile delle 119 donne alla ribalta di "Nonostante tutte" (Einaudi), il libro di Filippo Maria Battaglia. Diverse per età, vocazioni, livello di istruzione: ma accomunate dal Novecento, il secolo dove il premio pesca in modo più generoso, e dalle lettere lasciate sul loro cammino. Le storie accostate alla Storia, le parole che ne rievocano le cicatrici: e che disegnano insieme un romanzo corale che diventa anche politico. E capisci, sullo sfondo di quelle lacrime e di quell’orgoglio, cosa abbia spinto Tutino ad andare fino in fondo. Cosa lo abbia ispirato a lanciare il paese della memoria sulla ribalta del mondo.