Il galoppo di Cicerchia e Scortecci "Uniti come fratelli: così vinciamo"

Dietro al cappotto di S.Spirito c’è una grande amicizia "A volte litighiamo ma ci vogliamo bene"

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di Sonia Fardelli

Elia Cicerchia e Gianmaria Scortecci aretini dell’anno. Per le loro indiscusse qualità agonistiche e il cappotto 2022 ne è l’ennesima prova. Ma anche per il rapporto unico che hanno saputo creare tra loro. La carta in più che li rende quasi imbattibili. Messi insieme a caso da Santo Spirito, sono diventati sotto la guida iniziale di Martino Gianni una coppia fortissima e inseparabile. Una miscela esplosiva per la sfida al Buratto: Elia più impulsivo, quasi un artista del cinque, Gianmaria più razionale e a volte perfino maniacale nella preparazione del tiro e del cavallo. Tra loro un feeling più forte che tra due fratelli. Gioiscono e soffrono insieme in Piazza. Quest’anno alla fine della giostra di settembre corsa pochi giorni dopo la morte della mamma di Elia, sul volto di Gianmaria vedevi gli stessi segni di tensione e di fatica, come se avesse voluto farsi carico della sofferenza del compagno. E sta anche in questo la loro grande forza. Essere sempre uniti e pronti ad aiutarsi. Come nessun’altra accoppiata della lizza.

"Siamo stati bravi a litigare - dice Elia Cicerchia - ma poi subito dopo a rafforzare il nostro rapporto. Dopo tanti anni ci vogliamo ancora bene. Per me Gianmaria è il fratello che non ho. A volte mi chiedono perchè non cambi quartiere? Ed io rispondo sempre: ma senza Gianmaria dove vado?"

Gianmaria: "Siamo come due fratelli. Abbiamo avuto la fortuna di trovarci, è uno dei tanti regali che la giostra mi ha fatto. Se ho un problema il primo con cui mi confido è Elia".

Un difetto e un pregio del vostro compagno?

Elia: "Gianmaria è un rompiscatole seriale. E’ polemico su tutto. Mangio la schiacciata senza niente e non va bene. Ci metto dentro qualcosa e non va bene l’affettato che ho scelto. Però ha mille pregi. E’ una persona leale e un vero amico. Quando conquisti la sua stima, vuoi fare di tutto per non perderla".

Gianmaria: "Il più grande pregio di Elia è la persistenza, quando si mette in testa di fare qualcosa ci riesce. Ma questo è anche il suo difetto. A volte prende direzioni che non andrebbero prese e va alla deriva, senza mai tornare indietro".

Quanto volete vincere ancora? Avete mai pensato di smettere?

Elia: "L’idea è di vincere il più possibile. Non inseguo record particolari. Ogni giostra è come se fosse la prima e l’obiettivo è sempre la lancia d’oro, anche se abbiamo avuto tanti successi. Smettere? Per ora non ci abbiamo pensato. Va tutto così bene e ci divertiamo ad allenarci e a correre Giostra".

Gianmaria: "Non mi pongo mai obiettivi precisi. Fino ad ora è andato tutto bene, ma vedo anni peggiori. Io cerco finchè giostro di vincere il più possibile, di racimolare tutto. A smettere non ci abbiamo ancora pensato e andremo avanti finchè resta questa voglia di giostrare e questo spirito di sacrificio".